Nonostante avesse subito pesanti sconfitte in passato, come il 4-0 contro il Bayern Monaco nel 2020 e il Borussia Dortmund nel 2018, la battuta d’arresto di Lisbona segna un punto critico per l’Atlético de Madrid in Europa, evidenziando le sue persistenti problematiche nella Champions League.
1 – Risultati deludenti in trasferta:
Il declino del team madrileno come squadra in trasferta è innegabile. Eventi come quello di Lisbona non sono isolati; la squadra ha mostrato fragilità simili in numerose occasioni durante le partite europee lontano dal Metropolitano. I dati parlano chiaro: sette sconfitte nelle ultime dieci partite in trasferta, con una sola vittoria contro il Feyenoord (1-3), affiancata da due pareggi (2-2 con il Celtic e 1-1 con il Lazio).
Inoltre, ha perso le ultime tre partite di questa competizione.
2 – Dalle due trasferte in Germania a quelle in Portogallo: 8 gol subiti:
A Lisbona, l’Atlético è apparso senza carattere. La sua difesa ha mostrato gravi carenze, facilmente sovrastata e vulnerabile, subendo quattro reti che, però, avrebbero potuto essere di più se non fosse stato per le parate di Jan Oblak. L’assenza di Robin Le Normand ha chiaramente inciso sulle performance difensive, ma non si può ridurre la debacle alla sola mancanza di questo giocatore. Nella sua ultima partita della scorsa stagione, durante il ritorno dei quarti di finale contro il Borussia Dortmund al Signal Iduna Park, aveva già incassato quattro gol (4-2).
3 – 19 tiri del Benfica, 10 nello specchio
L’Atlético ha concesso una quantità insolita di tiri verso la propria porta. Secondo le statistiche ufficiali UEFA, il Benfica ha effettuato ben 19 tentativi; di questi, quattro sono stati bloccati, cinque sono andati fuori e dieci hanno colpito i tre pali maggiori, con Jan Oblak, il portiere più efficace della squadra, che ha subito quattro reti. Il portiere sloveno ha compiuto sei parate per limitare i danni inflitti dal team portoghese, che ha segnato due dei suoi quattro gol su calcio di rigore.
4 – Da più di un anno senza mantenere la porta inviolata in trasferta:
Non è riuscito a chiudere una partita senza subire reti nelle ultime dieci trasferte di Champions League, partendo dagli ottavi di finale della stagione 2021-22, risalenti a marzo 2022, quando ha battuto il Manchester United 0-1 a Old Trafford. Da quel momento ha subito gol in tutte le partite del torneo lontano dal Metropolitano: quattro contro Benfica e Borussia Dortmund; due per Celtic, Porto, Bruges e Bayer Leverkusen; e uno da Inter, Feyenoord, Lazio e Manchester City. Un totale di 20 reti subite in 10 trasferte.
5 – Solo 6 partite senza subire gol nelle ultime 30:
La solidità difensiva dell’Atlético in Champions League è messa in discussione non solo in trasferta ma anche tra le mura amiche. Infatti, ha chiuso senza subire gol solo in sei delle ultime 30 partite della competizione, sia in casa che in trasferta. L’unico segno negativo è stato contro il Manchester City, il Lazio, il Bruges, il Celtic e il Porto tra le mura amiche, e il già citato Manchester United in trasferta.
**6 – Finale senza tiri in porta:**
L’Atlético si è presentato a Lisbona con un atteggiamento insicuro e poco offensivo, non riuscendo nemmeno a creare un tiro in porta. Nonostante i cambi tattici e le sostituzioni operate da Simeone, in particolare durante l’intervallo, quando ha sostituito Koke, Rodrigo de Paul e Antoine Griezmann, la situazione non è migliorata. Unico lampo di iniziativa è stato un pallone colpito da Samuel Lino che ha colpito la traversa, ma non si è trattato di un tiro, bensì di un cross insidioso. Questa incapacità si ripete troppo spesso: in cinque delle ultime quindici partite di Champions League in trasferta, l’Atlético ha mostrato difficoltà simili.
**6 – Solo due vantaggi in dieci partite lontano da casa:**
Nelle ultime dieci trasferte in Champions League, l’Atlético di Madrid è riuscito a portarsi in vantaggio solo in due occasioni. La prima è stata la scorsa stagione contro la Lazio a Roma, grazie a un tiro di Pablo Barrios che ha deviato su un avversario. Tuttavia, il portiere della Lazio, Iván Provedel, ha pareggiato nel finale. L’altra occasione è stata nella vittoria per 1-3 contro il Feyenoord a Rotterdam.
**8 – Le pesanti sconfitte di Simeone:**
Non si ricordano da quattro anni sconfitte così pesanti per l’Atlético di Simeone: l’ultima, un 4-0 subito contro il Bayern Monaco il 21 ottobre 2020. Vi è anche un’altra sconfitta simile da registrare nel periodo della sua gestione: un altro 4-0 contro il Borussia Dortmund, datato 24 ottobre 2018. Queste sono le sconfitte più pesanti per il tecnico argentino, che ha guidato la squadra in ben 691 partite.
Negli ultimi 30 incontri, l’Atlético ha collezionato da nove a undici vittorie. A livello generale, la squadra ha mostrato segni di fragilità anche in Champions League. Sebbene abbia ottenuto sei successi nelle ultime nove partite (accompagnate da tre sconfitte), analizzando il periodo più ampio, il tasso di vittorie è diminuito: solo undici trionfi nei 30 confronti recenti del torneo europeo, e 21 nelle ultime 50 gare dall’inizio di novembre 2018.
In un contesto più critico, la squadra si trova al ventitreesimo posto senza possibilità di errore. Diego Simeone ha espresso che per qualificarsi direttamente agli ottavi di finale occorrono almeno 20 punti sui 24 disponibili nei prossimi otto incontri. Con tre partite già perse, il margine di manovra è esaurito per raggiungere quel traguardo. Per poter superare i 20 punti, sono indispensabili sei vittorie nelle restanti partite (in casa contro Lille, Slovan Bratislava e Bayer Leverkusen, e in trasferta contro Paris Saint Germain, Sparta Praga e Salisburgo). Attualmente, l’Atlético occupa il ventitreesimo posto con una differenza reti di -3, mentre sette squadre hanno finora ottenuto il massimo dei punti (Dortmund, Brest, Benfica, Leverkusen, Liverpool, Aston Villa e Juventus).