La squadra Real affronta una mancanza di uniformità nelle decisioni degli arbitri

La Real ha dovuto affrontare nuovamente l’ineguaglianza dei fischi arbitrali durante la partita contro l’Atletico. Il match si è concluso con un pareggio che probabilmente ha lasciato insoddisfatti i tifosi, ma la situazione avrebbe potuto essere diversa, poiché l’arbitro avrebbe potuto concedere un rigore a favore della Real anche quando il punteggio era 0-1.

Al minuto 52, Oyarzabal ha penetrato nella zona di fondo, ha mantenuto il possesso nonostante la pressione di due avversari, e ha effettuato un ottimo passaggio arretrato che non è stato sfruttato. Mentre tutti osservavano il passaggio, il capitano è rimasto a terra lamentando un dolore.

Per quale motivo? Perché Giménez gli aveva inferto un calcione significativo proprio nel momento in cui Oyarzabal aveva passato il pallone, in quella che viene definita ‘giocata residua’.

Tuttavia, gli precedenti non sono favorevoli agli arbitri. Non è necessario andare troppo indietro nel tempo, poiché quest’anno ci sono due situazioni emblematiche che mostrano lo stesso tipo di decisioni. Sono quasi speculari. Il rigore fischiato ad Aramburu contro il Real Madrid per un contatto con Vinícius, dopo che il brasiliano aveva passato la palla, è stato esaminato e concesso, eliminando così ogni possibilità di punti per la Real. Inoltre, si è trattato di un contatto lieve che non ha nemmeno fatto cadere il giocatore. Nella prima giornata, all’Anoeta, Pacha Espino ha calpestato la parte posteriore del piede di Oyarzabal, vicino al tendine d’Achille, dopo che il ’10’ aveva già passato il pallone. Quel fallo non è stato né rivisto né fischiato, ed era il più evidente di tutti. Questa volta, il capitano è stato infuriato con Díaz de Mera, poiché non riusciva a capire perché non si fosse fermato il gioco per una revisione. È difficile dare una spiegazione logica a tutto ciò.

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