Dani Cuesta, un tifoso del Valencia, è attualmente trattenuto a Singapore insieme a sua moglie, in attesa di un processo. La coppia non è stata informata sui capi d’accusa a loro carico. Secondo quanto riportato da Tribuna Deportiva, venerdì scorso sono stati privati dei passaporti e alloggiati in un hotel, senza la possibilità di lasciare la struttura fino all’udienza prevista per martedì prossimo alle 15:30 ora locale.
Cuesta, che si è recato in Asia con la propria partner, ha manifestato il proprio malcontento nei confronti di Peter Lim, il principale azionista del club, esibendo un cartello con la scritta “Lim go home” nella famosa Marina Bay Sands. Noncontento, ha anche attaccato un adesivo con la scritta “Lim Out” sulla porta dell’edificio di Lim.
Il suo gesto rappresenta un malcontento che ha attraversato varie nazioni: dapprima a Valencia, poi a Londra e New York, fino ad arrivare a Singapore, la patria del magnate. Il mondo valencianista continua a chiedere la partenza di Peter Lim dalla squadra di Mestalla. Recentemente, il Col·lectiu de Penyes Valencianistes ha organizzato una protesta che ha portato le immagini del disappunto dei tifosi a comparire su una delle grandi insegne di Times Square, dopo simili manifestazioni a Londra. Tuttavia, la reazione delle autorità di Singapore, una delle nazioni con la minore libertà di stampa al mondo e con leggi penali rigorose, sembra non aver accolto favorevolmente queste espressioni di dissenso.