La giustizia ha avvalorato le posizioni del Comitato Tecnico degli Arbitri riguardo alla controversia sollevata dall’ex arbitro catalano Estrada Fernández. Il Tribunale Superiore di Giustizia di Madrid ha rigettato il ricorso presentato dallo stesso Estrada, il quale contestava una decisione che negava la violazione dei suoi diritti fondamentali a causa di una “nomina a bordo di un furgone VAR”, giudicata “del tutto giustificata” dalla sentenza.
Questa decisione è il risultato di una denuncia presentata da Estrada Fernández nel mese di giugno di quest’anno, nella quale egli affermava che il 20 maggio 2023 era stato designato come arbitro VAR nella partita tra Getafe e Elche, valida per la 36esima giornata di Prima Divisione e in programma alle 18:30 a Getafe.
Nella sua denuncia, Estrada Fernández sosteneva che in quella giornata, in maniera sorprendente e mai avvenuta prima presso le strutture della Ciudad del Futbol di Las Rozas, la RFEF gli avesse assegnato un furgone nel parcheggio della Ciudad del Fútbol, dove doveva svolgere il suo incarico di arbitro VAR. Secondo quanto dichiarato dall’ex arbitro, la decisione della RFEF era stata presa come reazione a una sua precedente richiesta e aveva comportato l’assegnazione del suo lavoro in isolamento rispetto ai colleghi, in un furgone nel parcheggio della RFEF, nell’intento di umiliarlo di fronte ai compagni. In sostanza, Estrada Fernández riteneva che tale operazione del CTA fosse una conseguenza di un incontro di conciliazione avvenuto qualche giorno prima, al quale avevano partecipato lui e altri sei arbitri in seguito alla sua richiesta di tutela dei diritti fondamentali.
La decision del Tribunale Superiore di Giustizia, accessibile a MD, si articola su 12 pagine e afferma che “non si riscontra una ritorsione nei confronti dell’attore da parte della richiesta della RFEF per la sua precedente azione lavorativa, non vi è quindi una violazione dei diritti fondamentali”. Inoltre, riconosce il punto di vista del CTA riguardo alla cessazione del contratto di Estrada come arbitro di VAR, avvenuta il 30 giugno 2023, e afferma che “la sua esclusione dalla lista per la prossima stagione è il risultato delle clausole contrattuali e della limitazione temporale prevista dal Regolamento Generale della RFEF”. Tale regolamento stabilisce un limite massimo di due anni per le funzioni da arbitro VAR.