A meno di 48 ore dalla partita in Messico contro la Tricolor, il Valencia ha già spostato la sua attenzione dalla nazione nordamericana a Laponia. Attualmente, il team di Mestalla è concentrato sulla sorprendente città di Turku, in Finlandia, dove ha viaggiato nella mattinata di lunedì il capitano José Luis Gayà.
Il giocatore ha intrapreso il viaggio verso la Finlandia insieme al responsabile dei servizi medici del club, il dottor Pedro López Mateu, e al preparatore atletico Jordi Sorlí, di grande fiducia, per ottenere il tanto atteso ‘via libera’ dal dottor Lasse Lempainen, il chirurgo che lo ha operato il 28 maggio scorso.
Solo una settimana prima, Gayà aveva subito un nuovo infortunio, dopo essere rimasto fermo per diversi mesi; a causa di un’ulteriore lesione nell’ultima partita di campionato contro il Girona, ha dovuto operarsi a Turku per una rottura muscolare e tendinea del retto femorale della gamba sinistra, che gli ha impedito di partecipare all’Europeo. Nella giornata di lunedì e la mattina di martedì, Lempainen eseguirà una serie di esami per accertare le condizioni del quadricipite sinistro, anche se il calciatore ha già ripreso ad allenarsi con i compagni e sta aumentando i carichi di lavoro dal 29 settembre. Un esito positivo da parte di Lempainen rappresenterebbe un grande sollievo per Rubén Baraja, che attualmente non ha terzini sinistri a disposizione a causa dell’infortunio di Jesús Vázquez e dell’assenza prolungata del calciatore di Pedreguer, simbolo del valencianismo.
Non si può dimenticare che il Valencia si trova ancora nelle zone basse della classifica dopo le prime nove gare. Il rientro del capitano potrebbe rappresentare una spinta morale significativa per una squadra che affronterà un’altra ‘finale’ lunedì prossimo a Mestalla contro Las Palmas.