Nico Williams è sceso in campo a Barcellona con la maglia dell’Athletic durante la seconda giornata di campionato, dopo un’estate costellata di speculazioni riguardo a un suo possibile trasferimento alla squadra catalana. Al suo arrivo a Montjuïc, è stato accolto da fischi ogni volta che toccava il pallone, un’esperienza di cui parla ora.
“È stato sorprendente, non posso mentire”, ha affermato in un’intervista a ‘El Mundo’. Tuttavia, non attribuisce grande importanza a quanto accaduto, considerandolo parte del gioco, a patto che non vengano superati certi limiti. “È normale ricevere fischi in trasferta, ma in questa occasione è stato diverso.
Non è un problema; credo sia divertente, purché non ci siano insulti. Essere fischiati fa parte del calcio e riesco a gestirlo bene”.
In merito alle voci che hanno circondato il suo futuro a Bilbao, ha spiegato: “Alla fine, bisogna farci i conti. Il calcio è così, si intrecciano tanti interessi di club, media e giocatori… C’è sempre del rumore”. Non vede questo fenomeno come “positivo o negativo” e sottolinea che non ha impattato sul suo rendimento: “Continuo a svolgere lo stesso lavoro di sempre”. Pur riconoscendo che ci sono stati “momenti difficili” da affrontare con i suoi cari, ha dichiarato: “Si riflette su molti scenari e non è semplice, ma ho una famiglia e amici fantastici che mi supportano. Spero che questa situazione non si ripeterà ogni estate”. Dopo aver preso il numero 10 di Muniain e con l’inizio della stagione, il giocatore ha condiviso ciò che ha potuto del suo percorso. La tifoseria dell’Athletic è rimasta perplessa riguardo alla sua frase “un anno in più” utilizzata per spiegare il motivo della sua permanenza a Bilbao. “Non ci penso affatto ora”.
Nico Williams esprime la sua soddisfazione per rimanere a Bilbao, descrivendo la città come la sua “casa” e il desiderio di continuare a goderne. Si dice molto contento di trovarsi lì, senza preoccuparsi troppo del futuro. “Sono davvero felice. Ho sempre avuto le idee chiare e penso che la gente lo noti. Credo di stare facendo un buon lavoro e di voler portare l’Athletic ai massimi livelli, sia in Spagna che in Europa, con quella finale a San Mamés che ci entusiasma tantissimo. Questo è ciò che conta in questo momento”.