La Real Sociedad ha bisogno di iniziare a raccogliere punti pieni già da questo sabato a Girona. È fondamentale migliorare sia nel gioco che nella costanza delle prestazioni. Fino ad ora, in due mesi di competizione intensi, non è riuscita, nonostante i rivali non siano apparsi molto temibili.
Le statistiche parlano chiaro: solo un punto in Europa e nove su 27 in campionato, oltre a un totale di nove gol in 11 partite. I problemi sono molteplici: errori difensivi con rigori concessi, scarsa capacità realizzativa in attacco, condizione fisica non ottimale, necessità di rinnovare le forze, e il ritmo di gioco serrato, con molti giocatori impegnati anche a livello internazionale.
Un’ulteriore variazione nella formazione?
La situazione attuale rivela che Imanol Alguacil non dispone di una formazione titolare costante. Potrebbe essere che non stia cercando una struttura fissa e accetti l’idea che, in seguito alla perdita di Merino e Le Normand, la squadra avrà bisogno di maggiore adattabilità e meno riferimenti ben definiti. In alternativa, potrebbe non aver ancora trovato una soluzione soddisfacente. I dati mostrano che ha schierato ben undici diverse formazioni iniziali nelle dieci partite di questa stagione, il che è davvero notevole. Si è passati dal 4-3-3 del debutto contro il Rayo, con Remiro, Traoré, Aritz, Pacheco, Javi, Urko, Brais, Turrientes, Kubo, Oyarzabal e Becker, a quello contro l’Atlético, sempre in 4-3-3, composto da Remiro, Aramburu, Zubeldia, Aguerd, Javi, Zubimendi, Sucic, Sergio Gómez, Kubo, Oyarzabal e Becker. Durante il percorso, ha anche testato un sistema 5-3-2 con ampie rotazioni, fino a dieci cambi, in Europa League, e ha provato il rombo a Valladolid. Tra i dettagli interessanti, Sergio Gómez ha occupato sei ruoli diversi, Oskarsson è stato titolare solo in due occasioni con coppie di attaccanti, Pacheco ha iniziato come titolare nelle prime quattro partite ma è stato poi messo in rotazione in Europa dopo l’arrivo di Aguerd, e infine Urko ha cominciato LaLiga da titolare, ma ha avuto più esclusioni (5) che minuti giocati (0).
Ci sono valide ragioni per pensare che nel match di sabato a Girona Imanol possa schierare un undicesimo differente rispetto a quello già utilizzato nel torneo. Alcuni giocatori internazionali, come Becker, Kubo e Aramburu, arriveranno con un certo ritardo. Oskarsson, che è tornato prima di tutti, sarà in forma dopo la sua recente acquisizione, mentre Oyarzabal ha giocato titolare in entrambe le ultime partite con la Spagna. Barrenetxea e Brais hanno lavorato con Imanol durante tutto il periodo di pausa e potrebbero rientrare tra i titolari. Il ritorno del giocatore galiziano potrebbe portare Imanol a optare per Sergio come terzino, piuttosto che lasciare Sucic in panchina. Una formazione che includerebbe Remiro, Aramburu, Zubeldia, Aguerd, Javi López, Zubimendi, Brais, Sergio, Kubo, Oskarsson e Barrene sarebbe inedita ma non sorprendente, aprendo la possibilità a un tredicesimo schieramento diverso giovedì a Belgrado con delle rotazioni.
Giocatori fidati
L’unico giocatore che ha disputato tutte le partite dall’inizio è Remiro. Gli altri hanno avuto almeno un’occasione di riposo. Zubimendi è il calciatore di campo con più minuti complessivi e il maggior numero di presenze da titolare, ma Sergio Gómez, che occupa la terza posizione in entrambe le classifiche, è invece il giocatore con il numero maggiore di partite diverse giocate (10). Kubo completa il podio per i minuti (711’), mentre Zubeldia, nonostante un inizio di stagione segnato da un infortunio, è al terzo posto per le presenze da titolare (8). Anche Turrientes, Oyarzabal, Becker e Pacheco figurano tra i primi undici per quanto riguarda presenze da titolare e minuti, anche se nessuno di loro sembra al momento essere una scelta sicura per il rendimento. Al contrario, due calciatori che sembrano avere un posto fisso, Aguerd e Aramburu, si trovano rispettivamente al dodicesimo (471’) e al tredicesimo (466’) posto in entrambe le classifiche, con 5 presenze da titolare.
Nella parte bassa delle statistiche, colpisce notare che Barrene si trova al quindicesimo posto per i minuti giocati e al diciassettesimo per le presenze da titolare, avendo collezionato soltanto tre partite da iniziale. Oskarsson, invece, occupa il ventesimo posto sia per le presenze che per i minuti (255’), con solo 171 trascorsi in Liga, addirittura inferiori a quelli giocati durante la pausa con l’Islanda. Urko e Maguna risultano essere i giocatori con meno tempo di gioco, mentre l’eibartarra e Olasa sono gli unici a non aver mai iniziato una partita come titolari. Marrero e Zakharyan, invece, non hanno ancora avuto l’opportunità di debuttare.