Domani, la Real si prepara per la terza giornata di Europa, affrontando la sfida di un stadio semi vuoto e cercando la prima vittoria in questa fase della Europa League. Il Maccabi Tel Aviv, insieme all’urgenza di risultati, metterà alla prova la strategia di rotazione di Imanol Alguacil.
Per le prime due giornate, il tecnico di Orión aveva pianificato di variare significativamente la formazione, date le difficoltà sia in campo che nei risultati in campionato. Questa scelta potrebbe essere stata una mera risposta a una situazione contingente, oppure potrebbe delinearsi come un approccio strategico del tipo “abbiamo bisogno di forze fresche, mai come ora ruotiamo il gruppo”, anche quando la squadra sembra aver ritrovato forma in Liga.
Sarà interessante vedere come si muoveranno con le nuove dinamiche in campionato, ma con pressioni europee da affrontare, la situazione è sostanzialmente cambiata.
Rotazione profonda
Nella trasferta a Nizza, la Real ha presentato otto nuovi giocatori e un diverso schema rispetto all’incontro precedente con il Valladolid. Confermati Remiro, Zubeldia e Zubimendi, fondamentali nel centrocampo. Sono entrati Odriozola, Jon Martín, Pacheco, Aihen, Brais, Marín, Barrene e Oyarzabal, sostituendo Aramburu, Zubeldia, Aguerd, Sergio Gómez, Sucic, Turrientes, Kubo, Oskarsson e Becker. In quel frangente, tra una partita e l’altra ci sono stati tre giorni di pausa, portando entrambi gli incontri a un pareggio.
Nella seconda occasione, con un giorno in più a disposizione, Imanol decise di cambiare, portando in campo una formazione diversa dalla vittoria contro il Valencia, ad eccezione di Remiro, per affrontare l’Anderlecht, adottando nuovamente il sistema di gioco 5-3-2. La storia si è ripetuta: questa volta a riposare sono stati Zubeldia, Zubimendi, insieme ad Aramburu, Aguerd, Javi López, Sucic, Sergio Gómez, Kubo, Oyarzabal e Barrene. Al loro posto sono scesi in campo Odriozola, Jon Martín, Aritz, Pacheco, Aihen, Turrientes, Brais, Marín, Sadiq e Oskarsson. Tuttavia, l’esito non è stato favorevole e si è registrata una sconfitta in Europa. Nei due match disputati, la squadra ha mostrato impegno e ha avuto momenti di predominio, anche segnando per prima, ma alcuni errori individuali o distrazioni nei momenti cruciali hanno permesso di non ottenere la vittoria. È emerso chiaramente che, in quel periodo, c’era una formazione di un certo livello e un’altra piuttosto inferiore.
Occorre prendere decisioni
Le cose sono cambiate. La Real ha fatto progressi e ci sono giocatori che stanno vivendo situazioni diverse rispetto al precedente stop. Ieri la squadra è tornata ad allenarsi, ma ha subito due brutte notizie riguardanti l’assenza di Remiro e Zubeldia, che non hanno partecipato agli allenamenti a causa di problemi al ginocchio. Sono in dubbio per la trasferta a Tel Aviv contro il Maccabi. Viceversa, Barrene, Aihen e Zakharyan hanno svolto l’allenamento regolarmente. Il giocatore russo si sta avvicinando al ritorno e potrebbe essere incluso nella lista dei convocati.
Questa situazione, combinata con le assenze di Marín e Traoré per infortunio, significa che due dei calciatori che erano stati titolari finora in Europa (Remiro e Marín) potrebbero non essere disponibili. Inoltre, potrebbero esserci opportunità per giocatori come Olasagasti e il poco utilizzato Zakharyan, se si dimostrerà idoneo.
È giunto il momento per Imanol di prendere una decisione, poiché potrebbe voler schierare vari titolari del Girona. Considerando che si sono appena ripresi dalla pausa e che la prossima settimana ci sarà una partita di Coppa relativamente facile, dove potranno esserci 11 riserve in campo. Giocatori come Oyarzabal e Aguerd, che hanno partecipato a entrambe le partite durante la pausa, potrebbero necessitare di un po’ di riposo, mentre ci sono opzioni fresche come Pacheco, Sadiq e Kubo. Anche Zubimendi potrebbe aver bisogno di tirare il fiato, ma la sua presenza sembra certa, nonostante Turrientes e l’abitualmente escluso Urko siano in ottima forma.