La Real Sociedad ha conquistato a Belgrado la sua prima vittoria europea di questa stagione, anche se si è trattato di un successo necessario ma modesto contro un avversario di gran lunga inferiore, che ha messo in difficoltà la squadra anche in dieci.
I txuri urdin non sono mai stati veramente a loro agio e, nonostante la presenza di nomi di spicco in campo, non hanno espresso un gioco brillante. A differenza delle prime due giornate, hanno però ottenuto il risultato, accumulando così quattro punti su nove e mirando a migliorare.
I gol di Pacheco e Sergio Gómez sono stati decisivi, ma un terzo, quello di Sadiq, è stato inspiegabilmente annullato.
Rotazioni moderate
Imanol ha ridotto le rotazioni da massicce a moderate, cercando di dare freschezza alla squadra a Belgrado, mantenendo però alcuni elementi chiave e il classico modulo 4-3-3. Ha apportato sei modifiche rispetto alla partita contro il Girona, tre delle quali forzate da infortuni e malattie, mentre Kubo ha fatto il suo ingresso da titolare. Sucic è rimasto escluso all’ultimo minuto a causa del COVID. Imanol ha schierato due difensori centrali mancini, una scelta poco consueta, e ha riposto fiducia in Sadiq, in un campo che aveva un significato particolare per lui.
Un gol e una gestione fitta
La prima frazione non è stata di certo la migliore della stagione. Il piano di gioco avversario, difensivo anche in svantaggio, non ha offerto spunti, e la Real non è riuscita a darle ritmo per chiudere un incontro che avrebbe dovuto risolversi rapidamente. Così facendo, ha mantenuto in corsa il Maccabi.
I txuri urdin hanno avuto diverse scorribande, ma non hanno creato molte occasioni da rete. Aramburu ha effettuato diverse incursioni sulla destra, mostrando pericolo, mentre Kubo e Oyarzabal hanno tentato di sviluppare il gioco centralmente. Turrientes, invece, ha cercato di sorprendere arrivando dalla seconda linea e avvicinandosi all’area. In un’azione ben orchestrata, Aramburu ha rubato palla vicino all’area avversaria, servendo un passaggio a Sadiq, che si trovava un po’ defilato. Il nigeriano ha tirato al volo, ma la sua conclusione è risultata troppo centrale.
Il gol dei realisti è arrivato praticamente alla seconda occasione utile. Un angolo ben battuto da Brais al minuto 18 ha permesso a Pacheco di segnare di testa, in solitaria, portando la sua squadra in vantaggio e scatenando il coro ‘Dale Cavese’ sugli spalti del semi-vuoto Partizan Stadium.
Questo gol ha portato maggiore calma tra i giocatori, anche se non ha spinto il Maccabi a reagire. Infatti, nel periodo successivo, la Real ha mostrato segni di calo, perdendo alcuni passaggi in fase di costruzione, permettendo agli avversari di avvicinarsi all’area senza creare vere minacce. Javi López e Aguerd hanno commesso errori, in particolare un canario che ha faticato nella sua prestazione. Turrientes ha risollevato la squadra con un ottimo passaggio a Oyarzabal, ma il capitano, pur toccando il pallone prima del portiere, non è riuscito a deviarlo in rete. Ha anche avuto l’opportunità di servire Sadiq con un assist, ma il tiro preciso del nigeriano si è scontrato con un portiere ben schierato.
Imanol ha variato la posizione degli esterni più volte, cercando di ottimizzare il rendimento di Kubo, che a piede invertito non riesce a esprimersi al meglio. Il giapponese è stato pericoloso quando ha ricevuto la palla in posizione centrale. Nel finale della prima frazione, ha scoccato un tiro potente a pochi gradi dall’angolo, costringendo il portiere israeliano a un intervento decisivo. Anche l’ultima azione del primo tempo ha visto come protagonista Javi López, il quale ha tentato un tiro a volo su un pallone scivolato fuori da un calcio di punizione laterale, ma lo ha spedito lontano dalla porta.
Dolore inspiegabile
L’inizio della seconda frazione per la Real è stato drammatico, un vero e proprio incubo. Il Maccabi Tel Aviv ha percepito la vulnerabilità e ha attaccato per cercare il pareggio, sfiorandolo in diverse occasioni. In meno di dieci minuti, hanno creato quattro chiari pericoli, uno di questi addirittura con una tripletta, ma non sono riusciti a concretizzare. La difesa della Real era distratta e Aguerd ha salvato un tiro proprio sulla linea, mentre Madmon ha spedito fuori un colpo di testa a colpo sicuro.
Imanol ha quindi fatto entrare Becker, a piede naturale, e Sergio Gómez a centrocampo, cambiando immediatamente l’inerzia del match. La Real ha riacquisito energia e controllo, segnando due reti con relativa facilità, sebbene una, quella di Sadiq, sia stata inspiegabilmente annullata per un fuorigioco di posizione inesistente, un colpo al calcio. Nella giocata successiva, è arrivato il raddoppio sul 0-2: un contropiede impeccabile avviato da Kubo, accelerato e rifinito da Becker, che ha servito un bel pallone rasoterra a Sergio Gómez, il quale, inseritosi dalla seconda linea, ha superato il difensore per segnare.
Kubo tentò la suerte con un tiro frontal, pero no logró marcar. A medida que el partido se acercaba a su fin, Turgeman sorprendió con un cabezazo en una jugada defensiva floja. Los israelíes se quedaron en inferioridad numérica, pero aun así lograron presionar a la Real en los últimos minutos. Afortunadamente, la intensidad del ataque israelí no continuó y el encuentro terminó, trayendo consigo un sentido de alivio.