La stravagante vicenda di Nolito: dal “stavo solo andando a prendere un gelato” al “fatti capire, zio!”

Manuel Agudo Durán, conosciuto come ‘Nolito’, ha compiuto 38 anni ed ha giocato nel Siviglia per tre anni, dal 2017 al 2020. Ora ritirato dal calcio, l’esterno talentuoso ha condiviso alcune esperienze del suo tempo a Nervión durante un’intervista su ‘Zona Mixta’.

Un aneddoto curioso è stato quello del suo trasferimento al club andaluso, avvenuto mentre si trovava in una gelateria. “Stavo andando a ritirare l’abito per il battesimo e la comunione delle mie due figlie, che abbiamo festeggiato tutte insieme a Sanlúcar de Barrameda.

Mia suocera ha una casa a Nervión, così sono andato al ‘Mascarpone’ al Nervión Plaza con mia moglie e un’amica. In quel periodo non conoscevo Óscar Arias (ex direttore sportivo). Lui parlava con il mio agente, ma io non sapevo chi fosse. Mi ha dato una pacca sulla spalla dicendomi ‘ciao, Nolito’, e io pensavo fosse un tifoso. Poi mi ha rivelato, ‘sai chi sono? Sono colui che ti porterà al Siviglia’. È stato davvero così, non avevo idea di cosa stesse succedendo, stavo solo andando a prendere un gelato”. Inoltre, Nolito ha raccontato che, durante le vacanze, il suo agente lo contattò con diciotto chiamate perse, facendogli temere il peggio. “Ho pensato: ‘chi è morto?’. Alla fine mi ha svelato tutto, mentre io ero lì a godermi un gelato”. Ha parlato anche del suo rapporto con Lopetegui e Monchi, spiegando che l’allenatore, al suo arrivo, informò dieci o dodici giocatori che non li avrebbe considerati. “Ho sentito ‘tu, tu, tu… non conti per me. Potete continuare ad allenarvi finché siete giocatori del Siviglia’. Io stavo per tornare al Celta, provenendo da una frattura del perone”.

Immagino che tra Monchi e Lopetegui abbiano composto la squadra e così sia andata. Prima dell’inizio della stagione, mi avevano detto che sarei rimasto. Avevo un contratto di un anno. Monchi mi ha comunicato che avrei continuato, e io gli ho risposto: “Mi avete mandato via e ora mi dite che resto. Fai chiarezza, amico!”. È stata un’annata positiva, a dire il vero. Ho giocato fino a dicembre, ma quando hanno firmato Suso, per me è finita…

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