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Ieri sera, il circolo Inzani di Moletolo ha ospitato la tradizionale festa di fine anno dedicata agli allenatori di calcio dilettantistico. Questo evento, giunto alla sua 32ª edizione, è organizzato dall’AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio) di Parma e rappresenta un’importante occasione per celebrare il lavoro e la passione di coloro che dedicano la loro vita al calcio giovanile.
La serata ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama calcistico locale, tra cui l’attuale tecnico del Lumezzane, Arnaldo Franzini.
Durante la serata, è stato assegnato il premio intitolato a Dante Boni, un ex “maestro” del Parma Calcio, a Angelo Calchini. Questo riconoscimento è stato conferito per il suo grande impegno e dedizione nel corso degli anni al servizio del calcio giovanile parmense. La presenza di illustri ospiti, come Franco Capelli della FIGC Parma e il presidente dell’AIAC Mauro Dall’Aglio, ha reso l’evento ancora più significativo. La celebrazione ha messo in luce l’importanza del lavoro svolto dagli allenatori, spesso non riconosciuto, ma fondamentale per la crescita dei giovani talenti.
Oltre alla premiazione di Calchini, la serata ha visto anche il riconoscimento di diversi allenatori parmensi che si sono distinti nei rispettivi campionati e coppe nella stagione 2023/2024. Tra i premiati, nomi noti come Stefano Casadei dell’Under 14 del Juventus Club Parma e Graziano Epifani dell’Under 15 dell’Arsenal. Questi allenatori, insieme a molti altri, hanno dimostrato un impegno costante e una dedizione che meritano di essere celebrate. La lista dei premiati è un chiaro segno della vitalità e della qualità del calcio giovanile nella provincia di Parma.
La festa di fine anno non è solo un momento di celebrazione, ma anche un’opportunità per riflettere sul futuro del calcio giovanile. Con allenatori così appassionati e dedicati, il panorama calcistico parmense è in buone mani. La serata ha evidenziato l’importanza di investire nei giovani e di fornire loro le giuste opportunità per crescere e svilupparsi. È fondamentale che le istituzioni continuino a supportare queste iniziative, affinché il calcio possa rimanere un’importante risorsa educativa e sociale per le nuove generazioni.
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