L’Athletic, una società che trascende il semplice gioco del calcio

In una settimana significativa per l’Athletic, il club ha esteso la sua presenza oltre il campo da gioco. Come ogni anno, è in corso il Thinking Football Film Festival, un evento che unisce la comunità sportiva e personaggi influenti della società, attraverso il cinema, con l’intento di mettere in luce situazioni e realtà di coloro che si adoperano per un calcio più giusto e inclusivo.

Questa iniziativa, ricca di significato e importanza, incarna perfettamente i valori sostenuti dall’Athletic. Nella sua dodicesima edizione, il festival è iniziato con un film molto d’impatto che affronta i temi della omosessualità e dell’omofobia nel mondo del calcio, argomenti che continuano a essere considerati tabù.

Fortunatamente, si stanno registrando dei cambiamenti e si intravede un progresso nella lotta contro il razzismo e nella valorizzazione della salute mentale. Tuttavia, in un ambiente così caratterizzato da una cultura maschilista e tossica come quello calcistico, l’omosessualità rimane spesso in fondo all’agenda. Personalmente, ritengo che, dato che il calcio rispecchia frequentemente la nostra società, maschilista, razzista e omofoba, passerà ancora molto tempo prima che un calciatore possa liberamente rivelare il proprio orientamento sessuale senza timori di giudizi o aggressioni, non solo da parte dei tifosi, ma anche degli altri protagonisti di questo sport. Nonostante ciò, considero fondamentali eventi come questo festival, che impegnano l’Athletic a sensibilizzare il pubblico su questioni di rilevanza sociale. Sicuramente, rappresenta un passo avanti verso un calcio più accogliente e migliore per tutti.

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