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Un imprenditore visionario
Nel 1992, Sergio Cragnotti acquisisce la Lazio, dando inizio a un’epoca di trasformazione per il club. Con una visione chiara e ambiziosa, Cragnotti intendeva elevare la squadra a livelli di eccellenza nel panorama calcistico europeo. La sua strategia si basa su investimenti mirati e l’assunzione di figure chiave, come il tecnico svedese Sven-Goran Eriksson, che porta una mentalità moderna e innovativa.
Eriksson, già noto per le sue esperienze in club prestigiosi, diventa il fulcro del nuovo progetto laziale.
La costruzione di una squadra vincente
La Lazio inizia a costruire una rosa di campioni, con giocatori del calibro di Alessandro Nesta, Pavel Nedved e Juan Sebastian Veron, che alzano il livello tecnico della squadra.
La presenza di veterani come Roberto Mancini e Sinisa Mihajlovic offre un mix di esperienza e talento. La stagione 1998/1999 segna un passo importante, con la vittoria della Coppa Italia e la conquista della Coppa delle Coppe, ma il sogno dello Scudetto sembra ancora lontano. La sconfitta contro il Milan all’ultima giornata lascia un segno profondo, ma alimenta la determinazione del club.
Il trionfo del 2000
Il 1999/2000 è l’anno della svolta. Con l’arrivo di Christian Vieri, la Lazio si prepara a lottare per il titolo. La stagione è caratterizzata da un’intensa competizione con le altre “sette sorelle” del calcio italiano. La squadra di Eriksson mostra un gioco spettacolare, con una difesa solida e un attacco prolifico. Nonostante alcune difficoltà nel girone di ritorno, la Lazio riesce a mantenere viva la speranza di conquistare il titolo. Il derby contro la Roma diventa un momento cruciale, con una vittoria che riaccende le speranze biancocelesti.
La resa dei conti finale
All’ultima giornata, la Lazio affronta la Reggina, mentre la Juventus gioca a Perugia. La Lazio chiude la pratica rapidamente, mentre a Perugia si scatena il caos. L’attesa è palpabile, e il silenzio dell’Olimpico viene interrotto solo dalle radioline che riportano gli aggiornamenti dalla partita della Juventus. Quando il risultato a Perugia non cambia, la Lazio conquista il suo secondo scudetto, completando un sogno che sembrava irraggiungibile. La festa esplode in tutta Roma, con i tifosi che celebrano la storica vittoria in Piazza della Libertà.