Amici, devo scusarmi, ma sento il bisogno di ripetere l’introduzione delle mie osservazioni fatte qualche settimana fa. Riprendo quanto detto: “Appena terminato il Clásico, un amico tifoso dell’Atletico mi ha inviato un messaggio pieno di ironia: vedrai che qualcuno dirà che gli insulti di matrice razzista provenivano da sostenitori rojiblancos infiltrati”.
Purtroppo, la realtà ha superato la fantasia. Recentemente, il profilo ufficiale della Polizia ha condiviso una foto dello stadio Metropolitano con la didascalia: “3 arrestati per insulti razzisti rivolti a due calciatori durante il Clásico dello scorso mese di ottobre”.
Incredibile! Il club è stato costretto a rilasciare un comunicato: “Le persone fermate sono tifosi di un’altra squadra di Madrid. Lo stadio presente nella foto è il nostro e nulla ha a che vedere con questa faccenda. Siamo certi si tratti solo di un errore.” A questo punto, trovo difficile credere a simili malintesi, ma ho sempre nutrito rispetto e ammirazione per le forze dell’ordine, quindi concediamogli il beneficio del dubbio. Inoltre, sappiamo che è scorretta l’idea di generalizzare il comportamento di un gruppo sulla base delle azioni di un singolo. Sicuramente si tratta solo di un errore, anche se è quel tipo di errore che tende a favorire sempre gli stessi. Comunque sia, spero che le mie riflessioni non abbiano ispirato il ‘community manager’. Riguardo all’ultima partita dell’Atletico, la squadra ha ottenuto una vittoria contro l’Alavés. Un risultato fondamentale per continuare una serie di successi interrotti dalla pausa per le nazionali. Non abbiamo avuto il miglior avvio contro i baschi, ma nella seconda metà della partita abbiamo ribaltato il punteggio e portato a casa i tre punti. Stiamo ancora cercando di affinare i dettagli per trovare la nostra migliore espressione. Non ho dubbi che ci riusciremo. Nel frattempo, l’Atleti continua a collezionare vittorie.
Spero che continueremo la nostra striscia vincente contro lo Sparta Praga. Concludo queste righe inviando un abbraccio caloroso al nostro Grande Cholo Simeone. Ogni volta che ripenso alla sua voce piena di sentimento mentre raccontava l’importanza del club, mi sento ancora commosso. La sua voce rappresenta ogni tifoso dell’Atlético. Con tali emozioni, le parole non servono. Atlético de Madrid nella sua essenza più pura. Gioco dopo gioco fino a raggiungere 700. E quanti altri ne verranno, caro Cholo!