Sant Andreu e Betis si sfidano nuovamente dopo mezzo secolo

La storica UE Sant Andreu, istituita nel 1909, sarà opposta al Real Betis nella seconda fase della Copa del Rey, come rivelato dal sorteggio tenutosi mercoledì presso la sede della RFEF. Questo incontro rappresenterà il secondo scioglimento tra queste due squadre nel torneo a eliminazione diretta, dopo il loro precedente confronto avvenuto a febbraio del 1973.

Quella volta, l’andata si concluse con un 1-0 a favore del Sant Andreu, allora sotto la guida di Gustavo Biosca, mentre il ritorno terminò con un pareggio che portò ai calci di rigore, in cui il Betis si impose 3-2, arbitro dell’incontro fu Guruceta Muro.

Nella categoria di seconda divisione, il Sant Andreu e il Betis si sono affrontati altre sei volte, con un bilancio di due vittorie per il Betis e quattro pareggi; l’ultimo di questi pareggi terminò con un 0-0 il 20 gennaio 1974 a Santa Coloma, dove per la prima e unica volta nella sua storia il Betis indossò una maglia bianca. Questo cambio di colore è avvenuto a causa di un errore dell’agenzia di viaggi che doveva fornire il materiale per la squadra, inviando per sbaglio i bauli a Martorell anziché a Santa Coloma. Dopo un’attesa di quindici minuti, l’arbitro, Olasagasti Echániz, decise di dare inizio alla partita per evitare che il pubblico, accorso in massa, perdesse la pazienza. Recentemente, la squadra quattrobarrata ha ricordato quell’incontro attraverso un post sulla sua pagina Twitter, condividendo articoli di Mundo Deportivo dedicati all’evento.

Il Sant Andreu fornì tutto il necessario: magliette, pantaloni e scarpe, con i giocatori del Betis che entrarono in campo indossando una maglietta bianca (con lo stemma della squadra locale al centro), pantaloni neri e calze nere bordate di rosso. Antonio Benítez assunse il ruolo di capitano, il gioco ebbe inizio e, dopo soli quattro minuti, finalmente arrivarono i bauli. Il gioco si fermò e la situazione tornò alla normalità. I calciatori del Betis ritornarono negli spogliatoi per uscire di nuovo, questa volta con la maglietta verde e bianca e i pantaloni bianchi, ma mantenendo le calze del team di casa fino al termine della partita, che si concluse, tra l’altro, con un pareggio di zero a zero.

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