L’Espanyol si presentava a questa partita contro il Celta con le ferite ancora aperte. Tuttavia, non si può mai considerare battuta una squadra guidata da Manolo González. Il tecnico, il cui nome è stato acclamato dai tifosi di Cornellà-El Prat negli ultimi istanti del match, incarna perfettamente lo spirito spagnolo.
Questo implica combattere fino all’ultimo istante, sapendo che nulla viene regalato.
Di fronte a un Celta che aveva nettamente vinto contro il Barça a Balaídos, l’Espanyol ha ritrovato i principi che avevano caratterizzato l’inizio di stagione: squadra unita, impegno, solidità difensiva e massimizzare le opportunità.
Contro i galeguesi, gli è bastato mantenere il possesso del 21% per ottenere una vittoria preziosa. Un trionfo che testimonia la determinazione dei pericos, pronti a lottare fino alla fine senza arrendersi.
Il tecnico catalano ha stravolto la formazione iniziale a causa del pesante ko subito a Girona (4-1, con quattro gol incassati in appena 27 minuti). Ha apportato cinque cambiamenti e ha dato fiducia a Justin Smith, facendolo esordire da titolare contro un Celta molto offensivo, con tre difensori centrali e un attacco di livello. L’inizio della gara, come previsto, ha visto il Celta dominare il possesso (solo il 16% per gli ospiti al ventesimo minuto), mentre l’Espanyol si è dimostrato prudente, cercando di arginare le sortite avversarie senza però esprimersi in fase offensiva.
Tuttavia, la migliore opportunità è capitata a Jofre, che al 24’ ha ricevuto un cross di Puado che è sfuggito agli altri giocatori, ma con un tiro impreciso ha sprecato una grande occasione. Questa azione ha ravvivato gli animi dei locali: un minuto dopo, Cardona ha guadagnato terreno nella fascia destra, ma Puado non è riuscito a raggiungere la palla all’interno dell’area.
Il piano di gioco di Manolo mirava a rafforzare la fiducia nella sua squadra attraverso il ripristino di una difesa solida e, da lì, sviluppare un gioco che permettesse di puntare alla vittoria. Il momento decisivo è arrivato al 40′ quando Cardona, recuperando palla quasi nella propria area, ha traversato il campo per poi concludere con un destro da fuori area che ha portato il punteggio a 1-0. Un grande gol che ha permesso di andare all’intervallo in vantaggio.
Il secondo tempo è iniziato con alcune opportunità per Jofre e un’occasione per Ilaix. La seconda chance di Jofre ha costretto Guaita a compiere un grande intervento, mandando la palla in calcio d’angolo. Dalla successiva rimessa da corner, Cabrera ha colpito al volo con il sinistro, siglando il 2-0 che ha fatto esplodere di gioia quasi 24.000 tifosi accorsi al RCDE Stadium. Un filetto. Un altro incredibile gol.
Anche se c’era ancora molto da giocare, l’Espanyol si mostrava in una forma migliore del previsto. Jofre è tornato a provarci con un colpo di volée, ma senza fortuna nella conclusione. Il Celta, invece, faticava a trovare il modo per creare occasioni, ostacolato dalla solidità del duo Cabrera-Kumbulla.
Concentrati e privi delle carenze che avevano determinato le loro recenti sconfitte, i blanquiazules osservavano come il tempo trascorreva a loro favore, mentre il Celta cercava di reagire con Mingueza (69′) che reclamava un rigore inesistente e Aspas al 72′, in un tentativo di un team di Vigo che non mollava la presa.
Tuttavia, la calma sembrava assente nel contesto perico, e così Carlos Romero causò un rigore all’83’ che sembrava evitabile; Aspas lo trasformò regalando il 2-1. I momenti di tensione durarono cinque minuti, quelli necessari a Cheddira per insaccare un pallone d’oro fornito da Javi Puado. 3-1. All’88° minuto. Un epilogo inaspettato per molti. Un sogno realizzato da Manolo González. Realizzato alla perfezione dai suoi giocatori. Una gioia incontenibile che esplose tra i tifosi perici, tutti in coro e con il cuore in gola negli istanti finali.