Quest’estate, il centrocampista offensivo del Zaragoza, Roberto López, ha fatto il suo trasferimento a Madrid a costo zero, diventando così il primo nuovo acquisto del Leganés, il quale è tornato in Primera División dopo quattro stagioni. All’interno del club pepinero, il giocatore ha trovato poche possibilità di mettersi in mostra, accumulando solo 517 minuti di gioco in 11 incontri dall’inizio della stagione.
La strategia di gioco adottata da Borja Jiménez non si adatta particolarmente al profilo di López. L’allenatore abulense preferisce schierare un centrocampo robusto, privilegiando calciatori difensivi come Renato Tapia o Yvan Neyou, mentre nel ruolo di trequartista, Óscar Rodríguez, ex del Getafe, ha conquistato la titolarità.
A volte, Jiménez ha posizionato anche Darko Brasanac in una posizione più avanzata a centrocampo. Anche i giocatori di fascia e gli esterni occupano un posto sicuro nel modulo di Jiménez, con Juan Cruz, Munir e Dani Raba che si alternano tra le posizioni, escludendo quindi López da un ruolo meno consueto, nonostante le sue capacità gli permettano di ricoprire tale posizione. Poche opportunità finora, infatti, López è stato titolare in tre occasioni, di cui due in Coppa, e quando è stato chiamato come sostituto, non è riuscito a contribuire in termini di risultati, segnando solo un assist nel pareggio per 1-1 contro il Getafe il 22 settembre. La sua squadra è attualmente in lotta per evitare la retrocessione e si trova al quindicesimo posto in classifica con 15 punti, a sole due lunghezze dall’Espanyol, attualmente diciottesimo. Non è dunque un ritorno facile alla Primera División per l’ex txuri urdin.
Dopo aver avuto due stagioni brillanti con Mirandés e Tenerife, non riesce a esprimere appieno le sue capacità nella massima divisione del calcio spagnolo e sembra probabile che domani inizi la partita dalla panchina. Se viene chiamato a scendere in campo, si troverà di fronte ai suoi ex compagni, sia del team B che della squadra principale.