1. Continuare a spingere
Dopo aver interrotto una serie negativa a Son Moix, il Barça si prepara ad affrontare al Villamarín un Betis altalenante, ma con giocatori di indubbia qualità. La squadra verdiblanca ha perso il controllo del centrocampo – con Carvalho e Marc Roca infortunate – e ciò si riflette sulla difesa di Rui Silva.
La formazione di Pellegrini ha realizzato 16 reti, ma ne ha subite 18. Risultati singolari considerato il potenziale offensivo a disposizione. Complessivamente, si trova a metà classifica grazie a un bilancio di vittorie, sconfitte e pareggi equamente distribuiti: cinque di ciascuno.
In questo stadio è fondamentale praticare un buon gioco, oltre a cercare la vittoria. I tifosi del Betis apprezzano il bel gioco, e questo potrebbe rappresentare un vantaggio o una difficoltà per il Barça.
Si preannuncia un’altra sfida in cui la pressione e la sinergia collettiva favoriranno chi saprà eseguirle meglio. Sul piano individuale, Lo Celso dirige l’attacco in assenza di Isco. Resta da vedere se adotteranno il modulo 4-2-3-1 o 4-4-2.
2. Come ridurre la velocità estrema
Questo Betis predilige un gioco veloce sulle fasce con Sabaly, Perraud, Abde e Ruibal, ma necessita innanzitutto che il pallone circoli bene nel centro.
È noto che Lo Celso possiede un’ottima tecnica di sinistro per passare, crossare e tirare. La chiave sarà evitare che possa muoversi liberamente davanti ai difensori blaugrana. In questo senso, il contributo di Casadó sarà fondamentale dal punto di vista tattico. Il centrocampista ha l’onere principale di attaccare, ma con Pedri vicino e quattro attaccanti davanti, escludere il trequartista argentino potrebbe avvantaggiare la squadra, in particolare Iñigo, Cubarsí e Iñaki Peña. È cruciale mantenere un solido ordine difensivo per non fornire opportunità ai rapidi giocatori di Manuel Pellegrini, evitando anche di concedere calci d’angolo o falli; Bartra è agile e Llorente forte nel contatto.
La strategia di Flick per oggi rimane invariata rispetto a quella adottata a Maiorca: è necessaria una continuità ritmica e una massima concentrazione al momento del tiro finale. Bisogna partire con un’intensità superiore rispetto al Betis, e negli ultimi metri Lamine, Raphinha e Olmo (Fermín) dovranno inventare soluzioni per supportare Lewandowski.
3. Aspetto mentale
Il calcio non è soltanto una questione di nomi illustri o ingenti somme spese. Si pensava che il Real Madrid avrebbe dominato dal momento dell’arrivo di Mbappé, e ora si sta cercando di capire il motivo del contrario. Il Barça ha iniziato con grande slancio, ma quando ha maturato una sorprendente posizione di vantaggio in classifica, ha rallentato. Se i giocatori di Flick hanno appreso la lezione, hanno ancora la possibilità di correggere la rotta.
Un buon lavoro di squadra sarà essenziale per portare il Betis nella propria metà campo. A Iñigo e Cubarsí conviene che Vítor Roque (Bakambu o Chimy Ávila) giochi spalle alla porta, preoccupato di non essere in fuorigioco. La palla a Lamine o Raphinha e via con i movimenti senza palla. Versare il pallone a Balde, ma liberandosi nello spazio. Barça, è il momento di agire.