Il tecnico del Sevilla, Francisco Javier García Pimienta, ha dichiarato che la sua squadra ha seguito un approccio diverso durante questa settimana di preparazione, poiché sabato affronterà il Celta in quello che rappresenta “l’ultimo incontro di Jesús (Navas) al Sánchez-Pizjuán”, rendendolo così un momento “molto toccante”.
Durante una conferenza stampa, García Pimienta ha sottolineato che non si tratta di “una partita qualsiasi”, ma che il primo a motivarsi per conquistare questi cruciali tre punti è proprio Jesús. Incontreranno un “avversario difficile”, con un allenatore di grande valore che ha rapidamente instaurato uno stile di gioco audace e verticale, impiegando giovani talenti.
Il tecnico catalano ha poi aggiunto che Navas “è il primo a dare il buon esempio”, riconoscendo che ci saranno tributi sia prima che dopo il match, ma durante il gioco “l’avversario non fa sconti”. Tuttavia, è “convinto” che l’ala destra darà il massimo fino all’ultimo minuto della sua prestazione. García Pimienta ha anche anticipato che Navas “giocherà sicuramente contro il Celta”, anche se “si vedrà se dal primo minuto o meno”, e ha espresso il desiderio che il giocatore possa essere presente anche la settimana successiva al Santiago Bernabéu, considerato che il campo del Real Madrid sarebbe un’ottima location per concludere la sua carriera.
“Ho avuto la fortuna di allenare Jesús Navas, il miglior calciatore che abbia mai guidato. Ne ho parlato anche con la mia famiglia. La vera fortuna è stata conoscerlo come persona, oltre il calciatore che ha rappresentato. È straordinario, un vero piacere. Vederlo allenarsi come oggi, a 39 anni, è un privilegio”, ha concluso il mister del Sevilla.
Xavi García Pimienta ha lamentato di non essere riuscito a convincere Jesús Navas a proseguire fino alla fine della stagione, spiegando che per il capitano è impossibile farlo a causa di una lesione cronica all’anca. Ha sottolineato che Navas ha già dimostrato un grande impegno e ha il diritto di decidere il proprio ritiro. L’allenatore del Siviglia ha elogiato il ruolo di leader “naturale” di Navas all’interno della squadra, evidenziando che non è una persona che urla, ma che invece guida con il proprio comportamento. “È sempre il primo ad arrivare e l’ultimo a partire, indipendentemente dal fatto che giochi titolare o dalla panchina, e ha un atteggiamento positivo. Nessuno ha mai parlato male di lui,” ha dichiarato, sottolineando l’importanza che ha avuto nella sua carriera.
Nonostante eventuali piani diversi, García Pimienta ha indicato che il ritiro di Navas non cambierà drasticamente le strategie della squadra, poiché il calciatore è stato così onesto da rinnovare il contratto per soli sei mesi per facilitare una transizione in una rosa quasi completamente nuova. Tuttavia, ha riconosciuto che la sua assenza lascerà un vuoto nella squadra che dovrà essere colmato, specialmente dopo la partenza di Lucas Ocampos. A tal fine, sarà necessario apportare rinforzi nel mercato invernale. Il tecnico catalano ha espresso il desiderio che Navas rimanga vicino alla squadra in una posizione che lo soddisfi, sottolineando che dovrebbe rappresentare un simbolo del club e ha il diritto di scegliere il proprio futuro lavorativo.