La serie di vittorie consecutive si è interrotta. Nonostante non ci sia stata una sconfitta, il risultato finale di zero a zero potrebbe essere considerato tale, poiché la Real ha ceduto due punti contro un Las Palmas che, pur essendo meno forte, ha lottato intensamente ad Anoeta.
I padroni di casa non sono riusciti a trasformare le chiare occasioni da rete che hanno avuto, vedendo sfumare l’opportunità di chiudere il 2024 con una vittoria casalinga utile per riscattare i punti persi. Nessun gol è stato segnato contro Cillessen, anche se Remiro ha dovuto fare il suo per evitare che il punteggio fosse diverso, parando due tiri e beneficiando di un legno.
La Real ha sprecato così l’occasione di approfittare dei risultati sfavorevoli di Athletic e Villarreal, venendo superata dal Mallorca.
**REAL SOCIEDAD**: Remiro; Aramburu, Zubeldia, Aguerd, Javi López (Aihen, min. 83); Brais (Olasagasti, min. 67), Zubimendi, Sucic; Kubo (Barrenetxea, min. 67), Oyarzabal (Oskarsson, min. 83), Sergio Gómez.
**LAS PALMAS**: Cillesen; Javi Muñoz (Fuster, min. 84), Herzog, McKenna, Mármol; Essugo, Campaña (Benito, min. 71); Sandro (Loiodice, min. 84), Kirian, Moleiro (Marvin, min. 60); Mata (McBurnie, min. 71).
**Gol**: Assenti.
Zubimendi fa il suo ritorno.
Imanol ha recuperato un giocatore chiave come Zubimendi, permettendo così di schierare una formazione quasi ideale. Rispetto al match vinto contro il Dinamo Kiev, ha apportato quattro modifiche alla squadra. Urko è stato escluso all’ultimo momento insieme a Balda, mentre Olasagasti, Becker e Aihen, che è stato incluso all’ultimo nella lista, sono stati scartati. Nel contempo, sono tornati in campo, oltre a Zubimendi, anche Javi López, Sucic e Sergio Gómez, con quest’ultimo impiegato sulla fascia sinistra.
Oyarzabal spreca un’opportunità
Las Palmas si è dimostrata una squadra più forte rispetto al Dinamo Kiev e questo è emerso, nonostante la Real avesse chiaramente dominato il primo tempo. I giocatori di Imanol hanno trovato un evidente schema offensivo: accumulavano il gioco sulla destra per poi liberare la sinistra, permettendo rapide transizioni da una fascia all’altra, creando così sovrapposizioni vantaggiose per Sergio Gómez contro Javi Muñoz. Questa manovra è stata ripetuta con successo, ma nonostante ciò, i oyuncatori di Imanol non sono riusciti a convertire questa superiorità nel punteggio.
Le prime due occasioni del match sono state a favore della Real. All’inizio, Sucic ha recuperato un rinvio e ha tentato un tiro potente, rasoterra e angolato, che è andato fuori. Poco dopo, Zubimendi ha ricevuto palla in corsa, ha controllato e ha scagliato un tiro di sinistro sopra la traversa difesa da Cillessen. Dopo un avvio molto dominante da parte dei realisti, Las Palmas ha reagito e ha creato qualche momento di tensione.
Il primo episodio significativo è stato causato da un errore tra Zubimendi e Remiro. Il centrocampista, inizialmente un po’ incerto a causa di passaggi rischiosi, effettuò una brutta concessione a Remiro, che non intervenne, lasciando Mata in una posizione vantaggiosa. Mata si è fatto valere nel duello diretto. Il secondo allerta, di alto livello, giunse attraverso una manovra fluida che colse la difesa avversaria impreparata. Moleiro si è trovato a tu per tu con il portiere, ha tirato con forza verso il palo più vicino, ma Remiro ha effettuato un’ottima parata in basso.
Verso metà del primo tempo, la Real ha ripreso il controllo del gioco. Ha costruito tre occasioni promettenti in rapida successione. Inizialmente, grazie a una bella azione sulla fascia destra in cui Brais ha regalato un doppio dribbling, il pallone è giunto a Sergio, il quale ha fornito un cross preciso, ma Oyarzabal non ha colpito bene il tiro in corsa. Il capitano ha sbagliato l’ultimo tocco, e poco dopo ha sprecato l’opportunità più limpida del match. Aguerd ha lanciato lungo per Sergio Gómez, il quale ha messo subito un cross perfetto mentre la palla rimbalzava davanti alla difesa. McKenna è intervenuto ma con un intervento goffo, lasciando la palla a Oyarzabal, il cui tiro ha colpito il palo. Infallibile. Sergio è stato protagonista anche nella terza azione consecutiva, con un ottimo tiro incrociato rasoterra che Oyarzabal ha mancato di pochissimo. È finito fuori.
Un momento di paura per il numero ’10’ della Real si è verificato quando ha fatto un movimento sbagliato con il ginocchio durante una pressione. È rimasto a terra, e Oskarsson è subito entrato a scaldarsi. Anche Aramburu ha subito un infortunio a seguito di un scontro violento con Essugo, ma entrambi sono stati in grado di tornare in campo.
Barrene e Olasa hanno cercato di dare nuova energia all’incontro, ma senza successo.
L’inizio del secondo tempo si è presentato caotico, caratterizzato da fuorigioco, contestazioni e imprecisioni. Il ritmo del gioco è calato e la costruzione offensiva è diventata più difficile. Al 55’, Sandro ha avuto l’occasione di segnare, ma ha avuto la stessa sfortuna che lo ha accompagnato durante la sua esperienza con la txuri urdin, colpendo la traversa con un potente tiro sinistro su passaggio di Moleiro.
La svolta è arrivata grazie all’ingresso di Barrenetxea, che ha mostrato il suo potenziale, creando scompiglio nelle sue prime tre azioni in appena due minuti. Appena entrato, si è immediatamente inteso bene con Olasagasti, sparando un tiro rasoterra. Successivamente, ha fornito un ottimo cross davanti alla difesa. In un’altra occasione, ha colpito al volo un lungo passaggio, costringendo Cillessen a compiere un grande intervento. Anche Sergio ha avuto un’occasione duplice chiara, assistito da Olasa in un contropiede, ma ha sbagliato il primo tiro, colpendo il portiere, e nel rimpallo ha fallito con il destro.
Negli ultimi minuti, il match è diventato frenetico con la Real in attacco, che ha esercitato una pressione costante e si è creato spazio per varie chance. Oskarsson è entrato in campo, ma non ha avuto un impatto. Due punti si sono così sfumati.