Alexander Sorloth si è nuovamente trasformato nel ‘Sicario’ dell’Atlético de Madrid, dimostrando una performance decisiva contro i rivali. Questo soprannome gli è stato affibbiato da Diego Pablo Simeone al suo arrivo nel club, riconoscendo la sua freddezza, la sua corporatura da uomo dell’Est, nonostante le sue origini scandinave, e il suo fiuto per il gol.
L’allenatore ripone in lui molte aspettative, anche se il ruolo che ricopre è piuttosto difficile, non essendo sempre in campo dal primo minuto ma dovendo comunque fare la differenza quando entra. E finora ha rispettato le attese: i suoi gol hanno contribuito a conquistare sette punti per l’Atlético, uno a Villarreal, tre contro l’Alavés e tre con il Getafe.
Questo si traduce in un contributo diretto del 18,4% nei punti ottenuti. In realtà, il suo apporto è probabilmente superiore, considerando che è stato lui a rubare palla e a fornire l’assist a Correa a San Mamés per il gol del pareggio, così come a segnare il gol che ha riequilibrato il match contro il Leganés, in seguito al quale ha anche realizzato il 3-1. In effetti, si potrebbe affermare che il suo contributo reale sia attorno al 34% dei punti guadagnati dall’Atlético, un risultato notevole se si pensa che ha giocato da titolare solo in 11 delle 24 partite della stagione. Nel match di questo fine settimana contro il Getafe, l’attaccante ha avvertito che sarebbe stata una giornata speciale. “È incredibile, avevo una sensazione positiva per oggi”, ha dichiarato. Anche se iniziava dalla panchina, Sorloth percepiva che il contesto della partita era favorevole per lui. “Durante il match abbiamo creato molte opportunità grazie ai cross”.
Il giocatore, attualmente al suo settimo gol in Liga e con due assist, ha condiviso il suo ottimo feeling all’ingresso in campo. Ha descritto il suo gol come frutto di un eccezionale cross di Moli (Nahuel Molina), che, dopo aver alzato lo sguardo e avendolo notato in area, ha mandato un pallone perfetto. Spetta poi a lui segnare, ma il merito va completamente a Moli per il suo assist, una palla arcuata dalla linea laterale. Con un colpo di testa decisivo, ha superato Soria, mettendo in difficoltà il portiere del Getafe.
La gara non è stata semplice per il club di Madrid; dopo la vittoria contro il Getafe, molti stanno già indicando l’Atletico come uno dei maggiori contendenti al titolo, ma nel spogliatoio si mantiene una mentalità prudente che è caratteristica da quando Simeone è alla guida. “Abbiamo mostrato intelligenza, giocando una partita alla volta. Non abbiamo bisogno di pensare troppo in là. Adesso ci prepariamo per la sfida contro il Barcellona, l’ultimo match prima delle festività”, ha dichiarato.
Nel frattempo, il norvegese ha collezionato 24 gol nel 2024, un numero notevole che lo colloca dietro solo a Robert Lewandowski, che ha segnato 27 reti in Liga. È ben consapevole della necessità di sfruttare ogni chance che il tecnico gli offre: “Abbiamo discusso di questa cosa per tutta la stagione. È fondamentale che il mister comunichi le sue idee anche a noi giocatori. Abbiamo un gruppo di atleti esperti che sanno come gestire situazioni simili, lavoriamo insieme per farci trovare pronti. A volte, per ottenere risultati, è come si apre una bottiglia di ketchup: inizialmente è complicato, ma alla fine si libera tutto.”
Attualmente, Alexander Sorloth sta ottenendo statistiche simili a quelle di attaccanti di alto livello come Antoine Griezmann. Il giocatore norvegese ha realizzato un gol ogni 158 minuti sul campo, mentre il francese ha un ritmo di un gol ogni 155 minuti. Analogamente, Ángel Correa, con prestazioni parallele a Sorloth, ha segnato un gol ogni 163 minuti, risultando anch’esso molto vicino ai due calciatori già menzionati. Il miglior rapporto gol/minuti appartiene a Julián Álvarez, che ha già raggiunto un totale di 12 reti, segnando un gol ogni 127 minuti disputati fino ad ora. In futuro, vedremo se Sorloth potrà aumentare la sua produzione di reti.