Claudio Giráldez, allenatore del RC Celta, ha elogiato la prestazione della sua squadra contro la Real Sociedad, descrivendo l’incontro come “il migliore della stagione”, ma ha evitato di considerare l’Europa come un traguardo a lungo termine. “Probabilmente è stata la partita che più rappresenta ciò che desidero dal team.
Ci siamo riusciti in alcuni momenti. È stata un’esibizione molto completa, soprattutto nel primo tempo, che ritengo sia tra le migliori che abbiamo offerto quest’anno, e potrei dire anche unendo la scorsa stagione,” ha dichiarato. Si è mostrato “molto felice” per la “gioia” percepita negli spogliatoi al termine della gara, specificando che questa vittoria rappresenta “un ottimo modo” per concludere l’anno in cui ha preso le redini della squadra.
“Stiamo vivendo momenti unici a Balaídos, rari al giorno d’oggi nel calcio. Sono molto soddisfatto della connessione con i tifosi e dell’atteggiamento della squadra in campo,” ha aggiunto. Giráldez ha sottolineato la “buona salute” del settore giovanile del Celta, ricordando di non aver mai fatto favori a Alfon González né a Pablo Durán, il marcatore. “I nostri attaccanti hanno disputato una partita straordinaria. Pablo, con le sue due reti e un lavoro eccezionale; Alfon e Borja ci hanno dato due opzioni di gioco diverse, creando grande difficoltà alla difesa avversaria e fornendoci molto supporto durante il match,” ha commentato. Rispondendo alla domanda sull’eventualità che l’Europa diventi un obiettivo per il Celta, ha chiesto di mantenere l’ambizione senza però perdere il contatto con la realtà: “Dobbiamo continuare a progredire, ma per il momento procederemo gradualmente. Torneremo più forti per affrontare quella gara di Coppa che ci entusiasma molto.” Riguardo alla panchina di Iago Aspas, che non è sceso in campo, ha spiegato che non si tratta di una “transizione dolce” per il capitano, bensì di problemi fisici.
Desidero che Iago rimanga a lungo con noi e continui a essere un elemento chiave. Doveva partire titolare, ma ieri ha avuto un piccolo problema. Parlandone con lui, abbiamo convenuto che sarebbe entrato nell’ultima mezz’ora. Considerando l’andamento della partita, abbiamo ritenuto opportuno non farlo entrare.