Oggi è il giorno di Santo Tomás, dedicato alla tradizionale txistorra, anche se il calcio non è al centro dell’attenzione. Tuttavia, i sostenitori della Real Sociedad devono tenere d’occhio l’ultima sfida della loro squadra per quest’anno, impartita da LaLiga, la quale ha imposto ai baschi di modificare le loro abitudini alimentari.
Quest’anno, per le merende, si tenterà di servire polpo, come suggerisce un popolare canto che risuona ad Anoeta. La squadra visiterà la Galizia, famosa per il ‘pulpo a feira’, il cui nome deriva dalle fiere locali. Se possibile, meglio gustarlo con il talo, proprio come avviene per la txistorra a Santo Tomás.
Nel pomeriggio, la Real Sociedad affronterà il Celta a Balaídos (ore 16:15) chiudendo un 2024 che è stato difficile, con momenti di successo e altri da dimenticare. In vista della stagione 24-25, la situazione è stata modesta, ma una vittoria oggi potrebbe portarla fino al quinto posto, a patto che Villarreal e Mallorca non riescano a vincere. I rojillos, in tal caso, hanno un match in più da giocare. Imanol Alguacil è consapevole della difficoltà di mantenere la buona forma e punta a prolungare questa fase positiva almeno fino alla pausa natalizia. Finalmente, avrà a disposizione le sue stelle riposate, dopo un periodo di intenso lavoro. Pacheco è di nuovo disponibile, mentre Odriozola non ci sarà. Non è riuscito a estendere a sette le vittorie consecutive dopo l’incontro con Las Palmas, ma si concentrerà per mantenere vivo il trend di partite senza subire gol (già sei match e un totale di 604 minuti). Quale sarà l’undici titolare? Con diversi cambi effettuati in estate e un inizio di stagione non particolarmente brillante, sembra che sia arrivato il momento di definire l’undici ideale per Imanol. Ora che tutti i giocatori principali sono riposati dopo una settimana senza impegni di coppa o competizioni europee, l’oriotarra schiererà i migliori contro il Celta a Balaídos.
Il presunto schieramento 5-2-3 del Celta potrebbe costringere Imanol a rivedere le sue strategie per trovare una formazione che si discosti dalle abitudini. Le incertezze maggiori riguardano il centrocampo e le corsie esterne. Aihen, che tornerà nel luogo dove ha iniziato il suo lungo calvario fisico, sembra essere leggermente avvantaggiato rispetto a Javi López, sebbene il canario abbia disputato una buona prestazione ad Anoeta. Nel centrocampo, Zubimendi e Brais necessitano di un terzo compagno, con Sucic favorito per quel ruolo, grazie alla fiducia dimostrata da Imanol. Altre opzioni includono Turrientes, Sergio Gómez e un Olasagasti in grande forma. Se il giocatore di Badalona non viene schierato nella posizione centrale, potrebbe riconfermare la sua titolarità come esterno sinistro. Con un buon tocco di palla e la capacità di fornire assist, Olasagasti potrebbe anche fungere da centrocampista partendo dalla fascia. Barrenetxea cercherà di riprendere il suo posto, essendo tornato al 100% e pronto a dare continuità ai buoni spunti visti nell’ultima partita dalla panchina. Becker avrà invece meno possibilità di scendere in campo, assieme agli altri, nonostante Balaídos fosse il palcoscenico del suo debutto e del suo primo gol, risalente a gennaio. A parte eventuali problemi fisici, gli altri giocatori sono considerati titolari. Aramburu avrà un ritorno significativo nel luogo dove ha esordito, dove ha iniziato un sensazionale 2024 per lui. Sarà schierato dal primo minuto in quanto l’unico terzino destro convocato. Zubeldia e Aguerd rimangono titolari nonostante il rientro di Pacheco, mentre Oyarzabal e Kubo saranno sicuramente in campo, con Óskarsson pronto a subentrare dalla panchina. Il capitano avrà l’opportunità di segnare per la nona volta contro il Celta, aumentando così il proprio bottino a 104 gol.
Il Celta, squadra combattiva
Di fronte a loro ci sarà un Celta notevolmente cambiato grazie all’arrivo di Giráldez. Questo allenatore ha riportato la squadra in carreggiata, cercando di seguire un modello di gioco simile a quello della Real. Ha dato spazio a molti giovani provenienti dal settore giovanile di A Madroa, ora fondamentali nonostante la loro giovane età. Tuttavia, non ci sarà uno di questi talenti, Sotelo, a causa di un infortunio dell’ultimo momento. Presente invece il veterano Aspas, che continua a rappresentare una minaccia formidabile anche a 37 anni. A Vigo si inizia a discutere di un possibile rinnovo contrattuale per il suo futuro. Mentre Jailson, ancora in fase di recupero, e Ristic, recentemente infortunato, non saranno disponibili. Dalla scorsa febbraio, i celesti hanno perso solo in casa contro Barcellona, Real Madrid e Atlético. Sebbene abbiano subito una sconfitta a Sevilla, sono a soli quattro punti dalla Real, situati al tredicesimo posto in classifica. Con la mente rivolta all’Europa piuttosto che alla salvezza quest’anno, la Real dovrà sfruttare il buon momento di forma e le vittorie recenti contro di loro. Nella scorsa stagione, la Real ha vinto al Balaídos due volte in pochi giorni, sia in campionato che in Coppa, e ha già collezionato sei successi consecutivi, tre dei quali senza subire goal. Il Celta non riesce a battere la Real dal 2019. Sarà interessante vedere se l’atmosfera che si vivrà in campo sarà dominata dagli ultimi anni, caratterizzati dai colori txuri urdin, o se riemergono le sensazioni degli anni ’90 e dei primi anni 2000, caratterizzata dal celeste e dal “funerale” del 2003, segno di una lunga attesa di 17 anni senza vittorie in quel terreno. La Real sta chiudendo bene il 2024.