L’idea non brevettata di Aduriz

Oggi si celebra il sesto anniversario di quel famoso rigore tirato da Aduriz contro il Valladolid, un gesto che ha fatto il giro del mondo. Molti lo hanno soprannominato ‘Adurizinha’. L’allora attaccante dell’Athletic, tuttavia, si è mostrato più cauto. “Non sono certo io il titolare per dare nomi a niente”, ha dichiarato al termine della partita.

Alla fine del 2018, il calciatore di San Sebastián continuava a reinventarsi. Dopo aver conquistato per due volte consecutive il titolo di capocannoniere della Europa League, a 37 anni continuava a sorprendere chiunque lo osservasse. La sua nuova eredità, rappresentata da quel rigore, ha superato confini.

Un momento mai visto prima. Erano le 44° del match tra la squadra di Bilbao e il Valladolid. San Mamés, con i bilbaini in zona retrocessione, tratteneva il respiro. Aduriz, dopo aver segnato il gol della vittoria contro il Girona nel precedente incontro casalingo con un rigore alla Panenka all’ultimo minuto, si prepara accanto al pallone. L’arbitro fischia e l’attaccante, senza prendere impulso e rimanendo a terra, solleva la gamba destra per colpire la palla e mandarla in rete contro Masip. Un’azione mai vista prima, un rigore che ha ispirato a livello globale, poiché nessuno lo aveva eseguito in quel modo prima.

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