Diego Pablo Simeone, allenatore dell’Atlético de Madrid, ha commentato la vittoria del suo team contro il FC Barcelona, che ha segnato la fine di un’astinenza durata 18 anni senza successi nella capitale catalana. “Oggi sarebbe stato il compleanno di mio padre, scomparso due anni fa, e ci ha fatto un regalo”.
Simeone ha anche sottolineato che, analizzando nel dettaglio le partite perse dai catalani, non meritavano tali risultati. “Contro Las Palmas hanno avuto molte chance, così come contro il Leganés. Ma il calcio riserva queste situazioni. È una squadra che prende rischi e investe molta energia, e se il gol non arriva, diventa un problema, non una soluzione”, ha spiegato.
“Il nostro team ha sofferto, il Barça ha creato diverse opportunità, hanno giocato bene, e alcuni dei nostri, come Oblak, hanno avuto una grande serata, consentendoci di resistere. Siamo entrati in partita con il punteggio di 1-0, il secondo tempo è stato più aperto, abbiamo avuto l’opportunità di Barrios, mentre loro hanno avuto molte occasioni, ma noi abbiamo trovato la fortuna nel momento decisivo. Quando si attacca tanto si può perdere ordine, ma il nostro team ha sfruttato il contropiede con Sorloth che ha segnato un gol fantastico”, ha aggiunto il tecnico al termine dell’incontro.
Infine, Simeone ha riconosciuto un cambiamento significativo tra i due tempi: il primo è stato timido, senza tiri verso la porta avversaria, mentre il secondo ha mostrato più energia, pur mantenendo il controllo del gioco da parte dell’avversario. “Ci siamo trovati strada facendo. Come allenatore, la nostra migliore qualità è quella di supportare ciò che stiamo facendo bene, dare struttura e permettere alla squadra di evolversi in base a come sta interpretando la partita”.
L’inizio è avvenuto a Vic, seguito da un viaggio a Parigi in un momento estremamente difficile, simile a quello attuale, dove abbiamo trovato il modo di competere al meglio. Fondamentale nel nostro percorso è il lascito di giocatori come Gabi, Godín e Juanfran, i quali ora passano il testimone a Koke e De Paul, con una rosa di attaccanti di alto livello. Come spiegato, la chiave è la collettività formata anche da chi entra in campo dalla panchina, confermando così il nostro status di squadra che segna più gol con i sostituti in tutte le cinque grandi leghe. “I nostri giocatori sono pronti a competere, ciò che ci rende forti è proprio il gruppo”, ha dichiarato il Cholo. “Sembra semplice dirlo, ma è nei fatti che il gruppo dà prova del suo valore. Le sostituzioni entrano e fanno la differenza; desideriamo che tutti siano in forma. Per competere contro giganti come il Real Madrid e il Barcellona è fondamentale avere tutti in ottime condizioni”.
Molina ha fornito l’assist che Sorloth ha trasformato in gol. “È freddo. Fà un grande gol e dice ‘gol’. Tre o quattro settimane fa abbiamo avuto una conversazione per chiarire la mia idea. Se non ci muovevamo, avremmo perso sei mesi. Abbiamo iniziato a comunicare, lui ha capito alla perfezione; i suoi 20, 30 o 40 minuti in campo sono straordinari, crea pericoli e ci ha portato alla vittoria”, ha concluso con fermezza.