Edu Expósito ha ritrovato la sua essenza da calciatore dopo 329 giorni. Questo intervallo è coinciso con il match tra Eldense e RCD Espanyol dello scorso gennaio e l’ultima sconfitta della squadra a Gran Canaria (1-0). Durante questo periodo, ha vissuto “numerosi momenti complicati, tra sforzi e sacrifici per tornare accanto ai miei compagni”, ha scritto il calciatore su ‘X’.
Proveniente da Cubelles, è tornato in campo dopo essersi ripreso da un infortunio ai legamenti crociati, giocando gli ultimi quindici minuti contro la UD Las Palmas. “Il risultato non è stato quello che speravo per il mio ritorno, ma siamo determinati a ribaltare la situazione”, ha detto un Expósito che ha lasciato un’ottima impressione alla sua ripresa.
Manolo González, in conferenza stampa, ha elogiato il suo contributo, affermando: “Porta criterio, calma e fa girare la palla. Aggiunge una dimensione diversa alla squadra”. González è consapevole della necessità di integrarlo velocemente nei meccanismi della squadra, dato che le sue qualità sono rare in un roster già limitato. Con il ritorno di Edu, il tecnico avrà a disposizione un giocatore capace di effettuare passaggi decisivi, attaccare l’area e, soprattutto, con un buon tocco di palla. Nella sua ultima stagione con l’Eibar, ha messo a segno nove gol e fornito sei assist. Come calciatore del Espanyol, ha già collezionato quattro reti e sei assist in 56 partite. A 28 anni, il centrocampista è ansioso di incrementare queste statistiche nella massima serie. “Sono tornato. Prevedo un anno molto positivo, sia a livello personale che di squadra, per cambiare questa situazione. L’anno prossimo torneremo in Prima Divisione, sarà impegnativo, ma ce la faremo”, ha dichiarato Expósito, diventato l’ancora di salvezza per un Espanyol che desidera festeggiare il suo 125° anniversario lontano dalla Serie B.