L’anno della gioventù calcistica

Il 2024 ha rapidamente chiuso il sipario sul calcio, lasciando l’Espanyol in una situazione precaria, con la possibilità di una retrocessione che potrebbe avere conseguenze disastrose per il futuro del club. Tuttavia, oltre a questa situazione critica, l’anno che sta per concludersi porta con sé molte statistiche che offrono un quadro di dodici mesi caratterizzati da alti e bassi, con il momento di maggior successo rappresentato dalla promozione in finale playoff il 23 giugno contro l’Oviedo, e il triste panorama della classifica attuale della squadra, costretta a lottare nuovamente per mantenere la sua posizione nella massima divisione.

L’importanza del vivaio
Probabilmente più per necessità che per scelta strategica, l’anno appena trascorso ha visto la consacrazione della cantera Dani Jarque come principale fonte di giocatori per l’Espanyol. Questo è dimostrato dal fatto che quattro dei cinque calciatori con maggiore minutaggio provengono dal vivaio.

In testa alla graduatoria troviamo Omar El Hilali, seguito da Joan García, considerato una delle migliori sorprese stagionali, e Javi Puado, con ‘Lele’ Cabrera al quarto posto e un altro giovane, Jofre Carreras, al quinto.

L’assenza di Braithwaite
Se si parla di realizzazioni, Martin Braithwaite si è imposto senza rivali al primo posto della classifica dei goleador dell’Espanyol, nonostante abbia trascorso solo metà dell’anno con la squadra biancoazzurra. I suoi 13 gol dal gennaio fino alla fine della stagione superano di uno i 12 di Puado, ottenuti equamente tra la seconda metà della scorsa stagione e la prima di quella in corso. In totale, ben 14 giocatori sono andati a segno, a cui si aggiungono due autogol da parte di avversari: Iñigo Magaña (Eldense) e Thibaut Courtois (Real Madrid).

Un totale di 46 gare
Dal primo gennaio al 31 dicembre, l’Espanyol avrà giocato in totale 46 partite ufficiali. La distribuzione dei risultati è sorprendentemente equilibrata: 15 vittorie, 15 pareggi e 16 sconfitte. In queste sfide, i pericos hanno segnato 47 reti, con una media leggermente superiore a un gol a partita (1,02), mentre ne hanno subite 50, portando ad una media di 1,1 gol per incontro.

Due allenatori
Durante queste 46 partite si sono alternati due allenatori sulla panchina dell’Espanyol: Luis Miguel Ramis e Manolo González. Se analizziamo le loro statistiche, quelle di Ramis risultano superiori a quelle di González. Ramis ha ottenuto il 40% di vittorie, a fronte del 30,6% del suo predecessore, mentre ha subito il 30% di sconfitte, rispetto al 36,1% del nuovo allenatore. All’inizio dell’anno, l’Espanyol segnava 1,3 gol a partita, rispetto ai soli 0,95 alla fine.

E due portieri
In porta, la crescita di Joan García ha relegato Fernando Pacheco, un portiere esperto, in panchina. Il giovane ha incassato 39 dei 50 gol che l’Espanyol ha subito in queste 46 gare, mentre il madrileno ha parato in molti meno incontri (nove rispetto ai 37 di García), incassando 11 reti. Joan ha una media di 1,05 gol subiti a partita, mentre Fernando ha una media di 1,2.

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