La Lazio trionfa contro l’Atalanta: analisi della partita

Un'analisi approfondita della partita tra Lazio e Atalanta, con focus sulle prestazioni delle squadre.

Un inizio scoppiettante per la Lazio

La Lazio, sotto la guida di Baroni, ha mostrato un ritmo di gioco frizzante fin dai primi minuti della partita contro l’Atalanta. La squadra biancoceleste ha dimostrato di essere in ottima forma, replicando le prestazioni positive viste nelle recenti sfide contro squadre di alto livello come Inter ed Empoli.

La prima occasione da gol è arrivata con Castellanos, seguito da un tentativo di Guendouzi, entrambi però non sono riusciti a concretizzare. Tuttavia, al 27′, è stata la rete di Dele-Bashiru a sbloccare il punteggio, frutto di un lancio preciso di Rovella che ha permesso al giocatore di segnare con grande freddezza.

Difficoltà per l’Atalanta

Nonostante un 2024 ricco di successi, l’Atalanta ha faticato a trovare il proprio ritmo. La squadra di Gasperini, che ha disputato due finali e ha trionfato in Europa League, ha mostrato evidenti difficoltà nella gestione della palla e nelle transizioni negative. L’Atalanta, schierata con un 3-4-1-2, ha cercato di mantenere la testa della classifica, ma ha trovato difficoltà a essere incisiva negli ultimi metri del campo. I giocatori, pur avendo talento, non sono riusciti a creare occasioni concrete, lasciando spazio alla Lazio di dominare il gioco.

Strategie di gioco e formazioni

La Lazio ha adottato un 4-3-3, con Provedel in porta e una difesa composta da Marusic, Gila, Romagnoli e Nuno Tavares. Il centrocampo, ben orchestrato da Dele-Bashiru, Rovella e Guendouzi, ha fornito supporto all’attacco, che ha visto protagonisti Tchaouna, Castellanos e Zaccagni. Dall’altra parte, l’Atalanta ha scelto un 3-4-1-2, con Carnesecchi tra i pali e una linea difensiva formata da Djimsiti, Hien e Kolasinac. Nonostante gli sforzi, la squadra non è riuscita a esprimere il proprio potenziale, chiudendo il primo tempo sotto di un gol e con una prestazione inferiore rispetto agli avversari.

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