In occasione del 700° anniversario di Azkoitia, il quale figura in modo prominente nei manifesti della squadra maschile e femminile di quest’anno, la Real Sociedad ha organizzato un incontro al Bar Zurt nella cittadina guipuzcoana, con la partecipazione di Igor Zubeldia e Nerea Eizagirre.
Gli atleti sono stati accompagnati da Iban Sudupe e Olaia Zabaleta, membri della peña Eurre, e moderati da Xabi Pérez.
Un poster esclusivo ha suscitato grande entusiasmo in Zubeldia, che ha espresso la sua gioia per essere ritratto insieme al suo paese: “La prima volta che sono apparso in un manifesto della Real, provai tanta emozione, e quando ho saputo che almeno questa volta saremmo stati fotografati ad Azkoitia… è davvero speciale per me”.
Ha poi descritto il contesto della foto: “Ci sono quattro orologi visibili da vari punti del paese, bisogna avere una buona vista per leggere l’ora (ride), l’11 novembre ci si riunisce per la festa di San Martín e tradizionalmente la gente va a suonare la campana”.
Anche Nerea Eizagirre ha condiviso le sue impressioni sul suo manifesto e sottolineato la bellezza dei paesaggi locali: “Noi siamo di fronte alla casa Balda, che è molto bella; quando l’ho vista, mi è piaciuta tantissimo. Ho parenti vicino ad Azkoitia e la considero una località davvero incantevole. I panorami qui sono straordinari”.
Nonostante gli allenamenti e le partite a Donostia, il difensore txuri urdin ha scelto di rimanere nella sua città natale, dove vive attualmente. “A me non pesa andare e tornare, essendo a soli trenta minuti di distanza; qui ho amici e familiari, mi sento a casa. Non ho mai pensato di trasferirmi a Donostia e intendo rimanere qui”. Ha aggiunto: “Tutti si conoscono, si esce e ci si saluta, mi trattano come uno di loro, non come un calciatore, e questo mi dà serenità”.
La tolosarra ha enfatizzato il senso di pace che si può trovare nei vari comuni della provincia: “In ogni paese della Gipuzkoa c’è questa serenità, la gente ti rispetta indipendentemente da chi tu sia e ti aiuta a staccare, io vivo a Donostia ma ogni volta che vado a Tolosa mi sento molto bene, perché la gente è rispettosa”. Idolo di Azkoitia Quando gioca in casa, Zubeldia tende a guardare gli spalti in cerca degli amici: “A volte sì, controllo le tribune per vedere se ci sono i miei amici, ma altre volte, con tutta quella gente, è complicato riconoscerli”, e rispondendo riguardo al suo soprannome ha detto: “Non mi vergogno se mi chiamano il Kaiser, durante la partita contro il Leganés c’era uno striscione che diceva che ero il Kaiser di Azkoitia”, ha ricordato con entusiasmo. Alla fine del dibattito, si è voluto approfondire l’enorme impegno degli tifosi della provincia per assistere alle partite, specialmente quando si giocano in orari serali. “Abbiamo avuto incontri di giovedì o domenica alle 21:00, un orario poco favorevole, per chi lavora il giorno seguente è un gran sacrificio, noi gliene siamo molto grati”, ha fatto sapere. Nerea Eizagirre ha anche sottolineato l’impegno dei sostenitori della sua squadra. “Negli ultimi tempi gli orari non sono stati favorevoli e l’impegno è straordinario, ma è davvero bello vedere tanti autobus arrivare dai vari paesi, perché abbiamo bisogno del supporto di quei tifosi in campo”, ha sottolineato.