Borja Jiménez non si sente “pentito” di alcuna delle sue azioni riguardo Haller

Borja Jiménez, il mister del Leganés, ha dichiarato in conferenza stampa di non avere rimpianti riguardo alla gestione dell’attaccante franco-marfileño Sébastien Haller. Quest’ultimo, arrivato come un acquisto di punta alla chiusura del mercato estivo, ha terminato la sua esperienza in prestito senza aver raggiunto le aspettative.

“Non ho rimpianti, poiché se avessimo saputo come fare diversamente, lo avremmo fatto. Abbiamo cercato di ottenere il miglior rendimento possibile. Ci sono stati vari fattori che gli hanno impedito di giocare come in passato. Se avessimo individuato le cause o comprendessimo meglio la situazione, avremmo cercato di risolverlo.

Haller è stato molto professionale; nei match in cui è stato con noi ha dato il massimo, e gli auguro il meglio per il suo futuro”, ha detto.

“Sento di aver fatto il possibile, cercando di riportarlo al suo livello migliore e garantirgli un ruolo significativo. Tuttavia, sia Diego che Miguel stavano meritando di giocare, e la concorrenza gli ha sottratto minuti. Come società, abbiamo fatto il possibile per lui. Non è andata come sperato, e dobbiamo accettarlo. Non sempre le cose vanno come vogliamo; ci sono vari elementi che possono influenzare la prestazione di un calciatore”, ha continuato.

Borja ha anche riconosciuto che nel mercato di gennaio cercheranno un attaccante, con le caratteristiche che “saranno stabilite dal mercato”, pur non avendo in mente “una lista di 10 o 15 nomi da cui scegliere”. Inoltre, ha aggiunto che il rendimento non all’altezza di Haller non influenzerà la decisione di altri giocatori di considerare il club in caso di interesse.

Il calciatore ha espresso dubbi riguardo a un’analisi approfondita da parte dei giocatori quando si tratta di cambiare squadra. Secondo lui, chi decide di muoversi lo fa principalmente per cercare maggiori opportunità di gioco e ottenere risultati positivi. Ha sottolineato che il Leganés è molto desiderabile per diversi atleti, anche per il fatto che si trova a Madrid, il che garantisce maggiore visibilità. Ha affermato che questo aspetto non rappresenta un ostacolo.

Riguardo alla partita contro l’Espanyol, ha dichiarato che le sfide contro avversari diretti hanno un significato speciale, con implicazioni che vanno oltre i tre punti in palio. Ha evidenziato l’importanza del match, pur non considerandolo una finale, sottolineando che ci sono ancora molte cose che devono accadere, a prescindere dall’esito del confronto.

Ha anche riconosciuto che il suo team avrà di fronte un avversario che ha mantenuto gran parte della rosa dall’anno scorso e che molti dei suoi giocatori stanno avendo un notevole contributo. Ha previsto una sfida equilibrata su un campo che è tra i più belli della categoria e ha espresso la speranza di ottenere lo stesso risultato positivo della stagione passata.

In merito al prossimo incontro di Coppa contro l’Almería, ha dichiarato che avrebbero preferito non affrontare questa squadra a causa della difficoltà del viaggio, considerandola una squadra di alta qualità. Ha anche commentato la sanzione di quattro partite inflitta al suo compagno di squadra Óscar Rodríguez per un fallo simile a quello che ha costretto Vinicius Jr. a saltare due gare. Ha auspicato che la punizione fosse stata più mite, preferendo che fosse stata di due turni, ribadendo che le decisioni in tal senso spettano agli arbitri di competizione. Ha inoltre riconosciuto che la squadra ha riflettuto criticamente sulla gestione delle espulsioni, dopo aver terminato l’ultima partita di campionato con un numero ridotto di giocatori.

Lascia un commento

Ander Herrera è in procinto di unirsi al Boca Juniors

La quindicesima giornata di Serie A di basket: anticipi e pronostici