Pareggio non abbastanza soddisfacente per l’Espanyol

Inizio del nuovo anno, ma poco cambia per il RCD Espanyol, incapace di prevalere su un avversario diretto come il Leganés, terminando l’incontro in pareggio (1-1) sul proprio campo. La squadra di Manolo González ha ottenuto un punto, che però non basta per risalire dalla zona retrocessione, ora più affollata che mai dopo la vittoria del Valladolid contro il Betis (1-0).

Joan Garcia è tornato in forma, rendendosi protagonista con interventi decisivi in una gara che avrebbe potuto orientarsi verso qualsiasi direzione, lasciando i ‘pepineros’ come i principali beneficiari. I consueti cori di ‘¡Directiva, dimisión!’ sono stati accompagnati da numerosi striscioni che recitavano ‘Chen go home’, prima del fischio d’inizio.

Sul campo, l’unica modifica apportata da Jofre rispetto alla sconfitta nelle Canarie (1-0) è stata l’inserimento di Cheddira, con Puado spostato in attacco e Tejero confermato a centrocampo. È stato proprio da una sua punizione che è scaturito il primo gol della giornata: Král ha colpito di testa sul secondo palo, dopo un corner, e Cabrera, superando Sergio González e Miguel, ha segnato il suo secondo gol della stagione, il quinto con la maglia pericolosa. Non erano ancora trascorsi due minuti. L’Espanyol ha cercato di fare di più, richiedendo un calcio di rigore al 12’ per un fallo di Rosier su Oliván. Poco dopo, però, il Leganés ha orchestrato un’ottima azione collettiva che Cisse, lasciato solo davanti a Joan, ha finalizzato per l’1-1. Raba ha avanzato a destra e Brasanac, molto astuto, ha lasciato passare il passaggio laterale di Miguel, permettendo a Cisse di colpirla alla perfezione. Ancora una volta, l’Espanyol, secondo nelle statistiche per numero di gol subiti nel campionato (31), non è riuscito a tenere la porta inviolata.

Nel corso della diciassettesima giornata, su un totale di 19 giocate, la squadra di casa si è mostrata decisamente più incisiva in attacco. Spinta dal tifo appassionato, non ha subito il colpo e ha ripreso a pressare la porta di Dmitrovic, ritrovando il proprio stato di forma al Butarque. Un esempio di questa ripresa è stato il salvataggio miracoloso avvenuto poco dopo la mezz’ora. A Cornellà-El Prat si stava già festeggiando il gol di Kumbulla quando il portiere serbo, relegato in panchina dal Sevilla, ha effettuato un volo incredibile per respingere di testa con la mano opposta il pallone che stava per entrare in rete, colpendo il palo destro. Questa parata è stata considerata fondamentale. Jofre, in difficoltà sotto porta, ha avuto un’altra occasione prima dell’intervallo, ma il suo tentativo ravvicinato è stato bloccato da un attento Renato Tapia. Il secondo tempo è iniziato all’insegna del possesso blanquiazul con Puado, il cui tiro potente dalla distanza non ha trovato il giusto effetto. Se il salvataggio di Dmitrovic al 33′ è stato sorprendente, anche il duello diretto tra Joan e Miguel al 58′ ha catturato l’attenzione: il centravanti tudelano ha superato Omar, ma non è riuscito a battere l’impeccabile intervento di Sallent, ancora una volta decisivo. In grande forma, Antoniu Roca ha fatto fatica a mantenere il ritmo e, dopo aver infiammato il pubblico con la sua prestazione, è uscito al 61′, accolto da una calorosa ovazione dei 26.606 spettatori. Al RCDE Stadium, il pubblico ha trattenuto il respiro quando il Leganés ha sprecato una clamorosa opportunità tripla al 74′, con Neyou che ha colpito il palo e Joan, sempre preciso, che ha risposto con fermezza ai tentativi di Miguel e Juan Cruz. La tensione è stata interrotta solo dal gol annullato a Veliz all’83’.

Il momento culminante è arrivato nei minuti finali, quando Joan ha di nuovo assunto il ruolo di eroe, dopo un errore imperdonabile di Kumbulla. La prima parte del campionato si è conclusa con 16 punti, mentre la possibilità di una terza retrocessione in cinque anni è più concreta che mai.

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