Oltre all’arrivo di Antoniu Roca, una delle notizie più significative nelle ultime settimane per il RCD Espanyol è stato il rientro di Edu Expósito. Dopo aver recuperato da una seria infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dal campo per 11 mesi, Expósito, proveniente da Cubelles, ha parlato con i giornalisti mercoledì, esprimendo di essersi sentito “molto bene” nei brevi scampoli di partita contro l’UD Las Palmas e il Leganés.
Malgrado l’urgenza di fare punti in classifica, ha scelto di non definire la sfida di venerdì, quando il Valladolid arriverà al RCDE Stadium alle 21:00, come una “finale”, sottolineando che la lotta per la salvezza è uno sforzo collettivo.
“Non sarò io a salvare la squadra”, ha dichiarato.
Sulla sua condizione fisica, ha affermato: “Mi sento bene nei minuti giocati. Ho bisogno di fare minuti in campo. Sono pronto per tutto ciò che il mister deciderà, sarà la scelta giusta”. Riguardo al Valladolid, ha spiegato che “parlare di finale è prematuro, ma siamo consapevoli dell’importanza dell’incontro. Il Valladolid è un avversario diretto e attualmente hanno il vantaggio negli scontri diretti. Questo sarà fondamentale alla fine della stagione.”
Quando gli è stato chiesto se la permanenza rappresenti la sua maggiore sfida, ha risposto: “Sì, ma non posso essere l’unico a salvare la squadra. Siamo un gruppo. Il mio obiettivo è aiutare. Questo è sicuramente il mio impegno maggiore, considerando che rientro da un infortunio che mi ha tenuto fuori per 11 mesi. Voglio trovare la mia forma migliore per dare il massimo contributo al team.”
Ha inoltre espresso gratitudine verso il mister Manolo González: “Apprezzo molto quanto mi ha detto e ciò che ha fatto per me. Spero di ripagarlo con buone prestazioni, inclusi gol e assist.” Infine, ha menzionato una delle difficoltà maggiori nel suo ritorno: “Sento ancora una differenza significativa nel ritmo di gioco. Questo è qualcosa che si recupera giocando.”
Questi due match mi hanno già fornito molto. Gradualmente, conto di migliorare. Manolo González desidera che io possa giocare sia come mediano che nel ruolo di trequartista, cercando di eseguire dribbling e attaccare l’area avversaria, ponendo particolare attenzione alla fase conclusiva. In fase di contenimento, è importante fornire un’impostazione veloce alla squadra e sostenerla durante la difesa.
Per quanto riguarda la mia condizione al ginocchio, ho constatato che sta bene. Pur avendo bisogno di adattarmi al ritmo della competizione, ho messo da parte ogni pensiero sulle mie cicatrici, che rimangono, ma ora non mi preoccupano.
Cosa posso offrire al team? Freschezza. Sono stati mesi lontano dal campo e ho una forte voglia di tornare a competere e contribuire. Questa vitalità potrebbe giovare molto anche ai miei compagni.
Sono state distribuite oltre 6.000 biglietti; dietro a questo club c’è un’identità e una tradizione. I tifosi amano l’Espanyol, anche nei momenti difficili. Vogliono dare supporto per garantire il nostro posto in Prima Divisione. Noi, in casa, dobbiamo diventare forti, la salvezza è a portata di mano.
È fondamentale un mercato che sia fruttuoso. Abbiamo già accolto Roberto (Fernández), che oggi ha partecipato all’allenamento. Sono felice di vedere nuovi innesti che possano apportare subito un contributo decisivo. Non sono a conoscenza del numero di reti segnate la scorsa stagione, ma abbiamo bisogno di quei gol. Speriamo che questi mesi siano proficui per lui, così da poterlo avere con noi per molti altri anni.