Julián ha dimostrato abilità nel pescare anche in acque tumultuose

Julián Álvarez non conosce la rilassatezza. Non è un caso che l’attaccante sia considerato tra i migliori al mondo. Questo non dipende solo dalla sua immensa qualità, ma anche dal modo in cui affronta le situazioni e dalle prestazioni che offre sul campo, indipendentemente dal tempo di gioco.

Questo è stato evidente durante la Coppa del Mondo vinta dall’Argentina, dove la ‘Araña’ ha dimostrato il suo valore, sia che partisse titolare che che entrasse dalla panchina. È chiaro che non lascia nulla al caso. Lo ha dimostrato anche nella partita al Martínez Valero contro l’Elche.

Álvarez è diventato un elemento fondamentale per l’Atlético, esaltando la sua versatilità in diverse posizioni d’attacco e la sua capacità di realizzare gol decisivi, come ha fatto contro l’Osasuna, dove la sua rete ha portato alla vittoria. Inoltre, sa sfruttare al meglio i minuti a disposizione anche quando entra dalla panchina. Contro l’Elche, pur non partendo titolare e subentrando negli ultimi minuti di gioco, è riuscito ad incrementare il suo bottino. Dopo un cross da parte di De Paul, con San Román che ha respinto verso il limite del rigore, è stato proprio lui a farsi trovare pronto, superando il suo marcante. Con 14 gol in totale, comprendenti reti in campionato, Champions e Coppa del Re, Álvarez è il capocannoniere dell’Atlético per questa stagione, contribuendo in modo significativo ai punti conquistati dalla squadra (10 punti diretti dai suoi gol e la qualificazione in Coppa del Re contro il Vic), dimostrando di essere un giocatore cruciale per le ambizioni del club.

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