Memorie di una Supercoppa “grottesca”

Ha messo in attesa per una settimana il tema delle maglie. Spero che sia solo per sette giorni, perché se dovesse durare due settimane significherebbe che l’Athletic è stato eliminato dalla Coppa contro l’Osasuna, nonostante fosse considerato il favorito.

La pausa per la Supercoppa ha giovato ai rojiblancos, e qualsiasi risultato diverso da un avanzamento oggi sarebbe deludente. Non si tratterebbe di un vero e proprio fallimento, che sarebbe stato eliminarsi contro il UD Logroñés, ma comunque di una delusione visto che la partita si svolge a San Mamés.

La squadra di Vicente Moreno sta vivendo una buona stagione in un periodo di transizione dopo Jagoba Arrasate, qualcosa di piuttosto complesso. Rifletto su chi si prenderà la responsabilità nella fase post Ernesto Valverde all’Athletic, e inizio a sentire l’ansia, nonostante il freddo. Ma quel momento arriverà. Oggi scrivo riguardo uno dei quattro titoli per cui il club rojiblanco si stava battendo: la Supercoppa di Spagna. I leoni sono stati eliminati nelle semifinali. Credo fermamente che non ci debbano essere filtri su quali trofei giustifichino il passaggio de La Gabarra. Se è un titolo ufficiale, La Gabarra va sulla Ria. Non capisco perché per Liga e Coppa sì, ma non per la Supercoppa di Spagna. Se l’Athletic vincesse la Europa League ci sarebbe la Gabarra? Solo per la Champions League, quando e se mai accadrà? E la Conference League? A che punto si trova la valutazione nelle competizioni europee? Da parte mia, un club come l’Athletic dovrebbe festeggiare ogni trofeo esattamente come si festeggiano i titoli. Questa è la mia opinione.

È indiscutibile che una Liga possieda maggiore prestigio rispetto a una Supercoppa, ma vorrei richiamare alla memoria un’affermazione dell’allenatore con il maggior numero di partite nella storia del club, Valverde, in vista della semifinale contro il Barcellona: “I trofei che ho conquistato con l’Athletic sono quelli che contano di più per me, ne sono certo. I trofei esistono per essere vinti, per rendere i nostri club più grandi”. Non c’è altro da aggiungere, onorevole. Parla un uomo che ha al suo attivo due Liga con il Barça e tre con l’Olympiakos. Resta scritto. Se per la prossima stagione l’Athletic dovesse vincere questo trofeo, che ha già conquistato per ben tre volte. Sul piano sportivo, però, l’Athletic non ha mai dato l’impressione di poter realmente minacciare la squadra che ha poi portato a casa il titolo. È vero che, alla fine, con i due gol annullati, annullati giustamente, sebbene la norma che ha portato all’annullamento del gol di Iñaki Williams dovrebbe essere rivista, i Leoni avrebbero potuto rimanere in partita e forzare i rigori, su cui non possiamo sapere cosa sarebbe accaduto. È interessante notare che l’Athletic e il Barcellona si sono sfidati in diverse competizioni come la Coppa e la Supercoppa, ma mai in una sessione di tiri di rigore in un incontro ufficiale. Il presidente dell’Athletic, Jon Uriarte, ha colto nel segno definendo “surreale” quanto accaduto riguardo a Olmo e Pau Víctor. Tuttavia, per me è quasi peggio la scena di Gavi che dedica il gol al suo orologio, o cosa dire di Joan Laporta, esaltato, mentre festeggia una situazione da lui stesso creata. C’è la possibilità che la Coppa metta di fronte l’Athletic e il Barça. Se no, bisognerà attendere l’ultima giornata di Liga. E si sa come va in questi casi: chi ride per ultimo, ride meglio. Non sarà una cosa da poco.

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