Diego Pablo Simeone, tecnico dell’Atlético di Madrid, non riusciva a credere che, all’intervallo allo stadio di Butarque, la sua squadra non avesse un vantaggio di almeno due reti sul Leganés. Il primo gol era stato realizzato da Julián Álvarez, che come sempre sorprendeva, spuntando da posizione arretrata in un’azione che si sviluppava sulla destra.
In quel frangente, aveva avuto il tempo di controllare il pallone con la pianta del piede, sistemarselo, alzare lo sguardo e scagliare il tiro che andava a infilarsi nella parte alta della porta, più lontana da Dimitrovic. Erano trascorsi 12 minuti di gioco.
Il terzo palo della prima frazione portava la firma di Gallagher, in un’occasione netta. Giuliano, sempre presente, colpiva il pallone in rovesciata servendolo nell’area piccola, dove il britannico tentava il colpo di testa, ma si infrangeva sul legno.
