La vittoria del Leganés contro l’Atlético di Madrid avrebbe potuto prendere una piega diversa se Antoine Griezmann avesse segnato il rigore battuto nei momenti finali della partita. Questo rigore è stato concesso da Melero López dopo aver esaminato l’azione tramite il monitor del VAR.
L’intervento è avvenuto all’86° minuto, durante un contrasto aereo tra il capitano del Leganés, Sergio González, e Le Normand. Inizialmente, non sembrava esserci nulla di rilevante, ma poi è arrivata la chiamata dalla sala VOR di Figueroa Vázquez: “Ti consiglio di controllare un possibile rigore per mano”.
Melero, arbitro di campo, ha risposto “va bene”. Mentre si avvicinava al monitor, si percepiva la tensione tra le panchine, con il quarto ufficiale Alejandro Morilla che sembrava dire: “stai tranquillo, lascia stare, entra pure”. Si udiva Melero replicare: “non devo prestare attenzione a niente”, mentre il quarto ufficiale ribadiva: “mister, va bene, ma lascialo lavorare”. Giunto davanti al monitor, Melero ha iniziato il dialogo con la sala VAR: “bene, fammi vedere in dinamica”. Durante l’analisi, si udiva qualcuno dire: “non è niente, arbitro, non è nulla”. Melero ha chiesto a Figueroa Vázquez di mostrare un inquadratura: “portami il piano, zooma”. Dopo aver visionato, ha concluso: “va bene, perfetto. Fisserò il rigore senza cartellino. D’accordo? Rigore senza cartellino”. E dal VAR hanno confermato: “corretto, Mario”.
Un calcio di rigore secondo la normativa della International Board e il comunicato arbitrale stabilisce che tra le infrazioni per mano c’è il caso in cui “un giocatore occupa con il proprio braccio o mano uno spazio eccessivo, correndo un rischio, e di conseguenza interrompe un passaggio di un avversario, un tiro in porta, ecc”. Questa tipologia di azioni include situazioni in cui: – Il braccio o la mano sono distintamente distaccati e lontani dal corpo. – Il braccio o la mano sono chiaramente sollevati sopra la spalla. Questo è esattamente quello che è avvenuto ieri, giustificando così la decisione dell’arbitro.
