Il Comitato Disciplinare della RFEF ha deciso di continuare a raccogliere informazioni riguardo all’episodio di razzismo che ha coinvolto Balde sabato scorso a Getafe. Pertanto, come riportato da MD, il comitato ha avviato un procedimento straordinario e ha coinvolto entrambe le squadre e lo stesso calciatore affinché possano fornire ulteriori dettagli.
La ricerca mira a chiarire meglio l’accaduto, dato che non si conoscono ancora le identità delle persone che hanno rivolto insulti al giocatore. Nella comunicazione odierna è fatto presente che l’unico documento a disposizione è il verbale dell’arbitro González Fuertes, il quale riporta la segnalazione fatta dal calciatore.
In particolare, il verbale riporta che, durante l’intervallo e ancora sul campo, il numero 3 della squadra avversaria ha comunicato all’assistente che erano stati pronunciati commenti razzisti nei suoi confronti. Una volta arrivati negli spogliatoi, l’arbitro ha informato i delegati di entrambe le squadre e l’UCO, avviando così il protocollo anti-razzismo prima dell’inizio della seconda metà della partita. Si attenderà di vedere quale direzione prenderà la situazione, a seconda delle informazioni che saranno raccolte, per stabilire se ci siano basi sufficienti per applicare eventuali sanzioni nei confronti del club madrileno. Come riportato ieri da MD, anche il presidente de LaLiga, Javier Tebas, ha condannato gli insulti razzisti rivolti ad Alejandro Balde durante la partita Getafe-Barça, inviando una lettera firmata al Comitato di Competizione della RFEF per denunciare l’episodio e sottolineando che “gli eventi segnalati non sono stati inclusi nel rapporto di incidente allegato alla denuncia presentata da LaLiga”, chiedendo che vengano aggiunti.
Nel frattempo, LaLiga continua a raccogliere dati in collaborazione con il Getafe per identificare i responsabili di questo triste episodio. Non appena avrà informazioni su cui intervenire, agirà come ha fatto in precedenza in altre situazioni di razzismo. Questo include la denuncia dei colpevoli presso la Procura per reati di odio, presentandosi come parte civile. Una situazione che potrebbe avere un impatto anche sulle azioni della federazione.