Riforma della Promozione: il futuro del calcio emiliano

Simone Alberici annuncia la volontà di ridurre le squadre nella Promozione emiliana

Il contesto attuale della Promozione

Il calcio emiliano sta attraversando un periodo di riflessione e cambiamento, con il presidente del Crer, Simone Alberici, che ha espresso la sua intenzione di ridurre il numero di squadre nella categoria della Promozione. Attualmente, il campionato è composto da 18 squadre, un numero che, secondo Alberici, non è sostenibile per le realtà locali.

La proposta di ridurre le squadre da 18 a 16 è stata accolta con interesse, poiché potrebbe portare a un miglioramento della qualità del gioco e a una gestione più efficace delle risorse.

Le sfide del calendario attuale

Una delle principali motivazioni dietro questa proposta è il calendario fitto di impegni che le squadre devono affrontare.

Alberici ha sottolineato come le 34 giornate di gara siano un carico eccessivo per molte società, specialmente in un contesto in cui le condizioni climatiche possono rendere le partite difficili da gestire. L’esperienza del triplo turno ravvicinato di gennaio ha evidenziato le difficoltà logistiche e organizzative che le squadre devono affrontare, e la necessità di un calendario più equilibrato è diventata sempre più evidente.

Il coinvolgimento delle società

Un aspetto fondamentale della proposta di Alberici è il coinvolgimento delle società nella discussione e nella decisione finale. Il presidente del Crer ha affermato che non si tratta di imporre riforme dall’alto, ma di lavorare insieme alle società per trovare soluzioni condivise. Questo approccio collaborativo è essenziale per garantire che le modifiche siano ben accolte e che rispondano alle esigenze delle diverse realtà calcistiche del territorio. Le riunioni programmate con le società saranno cruciali per discutere le possibili riforme e raccogliere feedback.

Prospettive future e impatti sul livello tecnico

Se la proposta di riduzione delle squadre dovesse essere accettata, potrebbe entrare in vigore già dalla stagione 2026-27. Alberici ha evidenziato che un numero inferiore di squadre potrebbe anche contribuire a elevare il livello tecnico dei campionati, rendendo le partite più competitive e interessanti per i tifosi. Inoltre, con meno squadre, si ridurrebbero le difficoltà per gli arbitri, che spesso si trovano a gestire situazioni complesse in un contesto affollato. La riforma, quindi, non solo mira a semplificare la gestione dei campionati, ma anche a migliorare l’esperienza complessiva per tutti gli attori coinvolti.

Il grande spettacolo del tennis: eventi e protagonisti da seguire

Aggressioni giovanili: cinque minorenni arrestati per violenza e rapina

Leggi anche