L’audio del VAR riguardante il rigore non concesso al Valencia

La vittoria schiacciante del FC Barcelona contro il Valencia, con un punteggio di 7-1, ha portato a un intervento del VAR da parte dell’arbitro César Soto Grado. Questo episodio è avvenuto al 32° minuto, quando il punteggio era già 4-0.

La revisione è stata sollecitata a seguito di un calcio di rigore inizialmente concesso per un contatto tra il portiere Szczesny e Hugo Duro, scaturito da una caduta di Koundé in precedenza, quando Gaya era in azione, lasciando aperta la possibilità di un fallo.

Carlos del Cerro Grande, responsabile del VAR, ha contattato Soto Grado con la raccomandazione di rivedere una possibile infrazione avvenuta nell’azione continuata del Valencia prima del rigore. Un assistente ha fatto notare che Koundé stava iniziando a riprendersi. Del Cerro ha preparato la visualizzazione per l’arbitro: “Ti mostrerò l’azione in slow motion, così puoi notare che Gayá non tocca mai il pallone e travolge Koundé con il ginocchio. La decisione spetta a te”.

Dopo aver guardato il monitor, Soto Grado ha chiesto di rivedere la registrazione: “Mostramela”. Del Cerro lo ha invitato a rallentare ulteriormente il video per analizzare il momento dell’impatto. Soto ha richiesto di verificare se Gayá avesse effettivamente colpito il pallone con il piede destro, avvertendo che se non fosse stato così, si sarebbe trattato di un fallo. Dopo aver ricevuto un’altra inquadratura, Soto ha confermato: “Lì si vede chiaramente il fallo. Questa è quella giusta, ma voglio rivederla dall’inizio, perché non riesco a coglierla bene. Ecco, da ciò che vedo, sembra che sia Koundé a toccare il pallone”.

Durante una conversación, Del Cerro le solicita a Soto si desea observar si la aplicación es la misma. Soto asiente y menciona que, aunque no hay control del balón, es importante seguir con la jugada. Además, aclara que no señalará falta, sino que anulará el penal debido a una falta en ataque. Del Cerro, por su parte, asiente en señal de comprensión.

L’Athletic non concede spazi nemmeno con Sancet in campo

Giovani talenti del tennis italiano: la nuova generazione in ascesa