José Bordalás, allenatore del Getafe, ha dichiarato venerdì in conferenza stampa che la sua squadra, attualmente imbattuta nel 2025 e con un margine di tre punti sopra la zona retrocessione in LaLiga, non può permettersi di “rilassarsi” perché questo potrebbe costare molto caro.
Il tecnico del Getafe sta vivendo un momento positivo in questa stagione, essendo stato nominato miglior allenatore del mese di gennaio dopo le vittorie contro Las Palmas (1-2) e Real Sociedad (0-3) e il pareggio contro il Barcelona (1-1).
Ha anche guidato la squadra ai quarti di finale della Copa del Rey, eliminando il Granada (0-1) e il Pontevedra (0-1). Tuttavia, Bordalás ha sottolineato l’importanza di mantenere la concentrazione nei prossimi incontri, evitando di abbassare la guardia. “Tutti sono consapevoli delle difficoltà che affrontiamo nel contesto della competizione. Speriamo che alcuni giocatori possano unirsi a noi nella seconda metà della stagione, che sarà estremamente impegnativa. Abbiamo raccolto sette punti negli ultimi nove disponibili, con due vittorie in trasferta, e siamo a sole tre lunghezze dalla zona rossa. Non possiamo permetterci di rilassarci perché il prezzo potrebbe essere molto alto”, ha spiegato. Il prossimo impegno per il Getafe sarà contro il Siviglia, che domenica sarà ospite al Coliseum. Un successo avvicinerebbe i madrileni a un solo punto dalla squadra andalusa e potrebbe offrire un margine maggiore sui posti di retrocessione. “Il Siviglia è un club di grande prestigio, uno dei più importanti in Europa. Lo ha dimostrato negli ultimi anni e nell’ultimo decennio, conquistando vari trofei europei. Non dobbiamo sottovalutarli, dispongono di una rosa molto competitiva. Ci hanno battuto sia in campionato che in coppa lo scorso anno. La Liga è così equilibrata che non puoi permetterti un attimo di distrazione. Sarà una sfida molto difficile; ne siamo consapevoli e speriamo di disputare una buona partita”, ha concluso. “Hanno calciatori di eccellente livello e grandi individualità”.
I calciatori presentano un gioco esterno caratterizzato da velocità e dinamismo, affrontandosi in duelli individuali con grande efficacia. I loro numeri sono impressionanti e il team si è potenziato, rendendolo un avversario temibile. “Si tratta di una squadra con una notevole solidità fisica”, ha dichiarato. Riguardo alla possibile assenza di elementi come Luis Milla, Allan Nyom o Mauro Arambarri, tutti con infortuni, ha evidenziato che, nonostante abbiano avuto la possibilità di riposare questa settimana non avendo partite di Coppa del Re, la situazione sarà chiara solo il giorno della partita contro il Siviglia. Per quanto concerne il riconoscimento di LaLiga al miglior allenatore di gennaio, ha sottolineato che il merito va ai calciatori poiché “senza il loro impegno e la loro dedizione” i tecnici non potrebbero raggiungere vittorie o obiettivi. “Il premio appartiene ai giocatori, senza alcun dubbio. Li ringrazio per il loro impegno e dedizione, così come tutti i miei collaboratori”, ha affermato. Parlando del contributo di Borja Mayoral nel gioco della squadra, ha espresso rammarico per non aver potuto avvalersi del suo attaccante più forte dall’inizio della stagione, sottolineando che deve ancora recuperare la forma fisica. “È un calciatore estremamente importante; ha dimostrato, anche in pochi minuti di gioco, di avere un impatto decisivo, sia in occasione dei gol che in quelle precedenti. È un elemento di grande valore per noi e speriamo che riesca gradualmente a tornare al suo massimo livello”. Ha anche menzionato i ragazzi della squadra B, notando che questa stagione nomi come Coba da Costa, Nabil Aberdin, Alberto Risco e David Argüelles hanno già fatto il loro debutto in prima squadra. “È fondamentale ricordare che ci sono differenze significative. Stiamo parlando dalla Seconda RFEF alla Prima Divisione. Il fatto che stiano avendo una buona stagione non implica necessariamente che siano pronti a competere nel massimo campionato”.
Alcuni di loro hanno iniziato da poco e devono ancora abituarsi agli standard del calcio professionistico. Serve tempo e pazienza. Questi atleti saranno pronti per la squadra principale in futuro.