Iñigo Ruiz de Galarreta indossa il numero 16 nell’Athletic. Il centrocampista proveniente da Eibar sta vivendo attualmente la sua quarta stagione con la squadra maschile del club di Bilbao, secondo le informazioni presenti sul sito ufficiale. Il giocatore guipuzcoano ha esordito in prima squadra indossando il numero 32 durante la fase a gironi della Europa League.
Fu davanti al Paris Saint-Germain, al Parco dei Principi di Parigi, che Bielsa lo schierò per la prima volta. Tuttavia, nella stessa annata non scese in campo nuovamente con la prima squadra. Nel corso della stagione successiva, portando il numero 27, partecipò a otto match.
Fu solo in seguito che iniziarono le sue cessioni e l’allontanamento dal club fino a quando, due stagioni fa, l’Athletic lo acquistò dal Mallorca, come spiegato dal direttore sportivo Mikel González, che parlò di un’occasione di mercato. Nel club maiorchino indossava il numero 4. Qui ha ereditato il numero 16, mai indossato prima da lui e lasciato libero da Unai Vencedor.
Ma veniamo al dunque, come direbbe il famoso Joaquín Caparrós prima di un’intervista: quale giocatore dell’Athletic vi viene in mente associato al numero 16? Personalmente ho avuto dei dubbi tra due atleti. È indubbio che, per carriera, presenze e prestazioni, il nome di Pablo Orbaiz risulterebbe il più pertinente. A parte la prima stagione in arrivo da Osasuna, in cui indossava il numero 24, il navarro ha portato il 16 per undici anni come leone. Era un giocatore fondamentale e ha segnato un’epoca nel club. L’incertezza riguarda invece Xabi Etxeita. Il difensore di Zornotza ha brillato durante la sua seconda esperienza con il numero 16, arrivando a essere convocato nella nazionale spagnola. Quattro anni caratterizzati da pazienza, durante i quali ha atteso il proprio momento di brillare.
Un grande del fútbol que decidió retirarse en su localidad, donde lució el número 3 en su camiseta. Al revisar a otros jugadores del Athletic que han llevado este número, me sorprende que Fran Yeste y Rafa Alkorta también lo usaron durante al menos una temporada. Isma López y Dani García fueron otros en portar este dorsal, que antes de que Ruiz de Galarreta lo obtuviera, fue de Vencedor, Sancet y Mikel Vesga. Recientemente, mi colega Verónica Gómez me cuestionó en directo sobre cuál de las ausencias era más significativa: ¿la de Sancet o la de Galarreta? Es cierto que el jugador navarro volvió a ser titular el último domingo contra el Betis y anotó de nuevo, sumando ocho goles en la liga. Sin embargo, su pregunta me hizo reflexionar. Considero que Sancet es un jugador clave, casi de otro universo. Pero para que talentos como Sancet o Nico Williams brillen, suelen ser esenciales perfiles como el de Iñigo Ruiz de Galarreta. Confieso que su regreso no generó gran expectativa en mí. No obstante, su desempeño fue sobresaliente y constituyó uno de los factores determinantes para que el equipo disfrutara de una campaña tan exitosa como la anterior. Ahora es el momento de los Jauregizar, Vesga y Prados, pero considero que para Valverde, el ‘Galaxy’ es un jugador crucial en esa zona del campo. De hecho, hasta la página oficial del club lo señala como “pieza fundamental en el equipo de Valverde”. Es como si realmente perteneciera a otra dimensión. No es algo trivial.