L’allenatore del Rayo Vallecano, Íñigo Pérez, ha manifestato giovedì la sua solidarietà nei confronti degli arbitri, sottolineando le sfide della loro funzione e sostenendo la necessità di approcciarli con “empatia e affetto”. Ha ricordato che, nel contesto di una partita, è l’unico a non ricevere supporto né dal pubblico né dai giocatori.
Pérez si è dissociato dalle critiche rivolte agli arbitri, in seguito alla lettera del Real Madrid alla Real Federación Española de Fútbol, in cui si denunciava che il sistema arbitrale spagnolo è “totalmente corrotto”. Ciò è scaturito da un episodio che ha coinvolto il difensore dell’Espanyol, Carlos Romero, e l’attaccante Kylian Mbappé, con il Real Madrid convinto che l’azione meritasse un’espulsione diretta.
“Talvolta gli arbitri ci avvantaggeranno, altre volte no. Questo è un elemento ricorrente e inevitabile. Mi piacerebbe poterli sostenere dal mio posto in panchina con impegno e comprensione. A volte, a causa della tensione, non è possibile, ma tengo sempre a creare un clima di empatia”, ha dichiarato Pérez durante la conferenza stampa al Vallecas, prima dell’allenamento in preparazione alla partita contro il Valladolid di venerdì. Secondo il tecnico navarro, l’arbitro è “la persona che non riceve incitamento né dal pubblico né dai giocatori”. “È una situazione che persiste da sempre e continuerà a esserci. Questo porta le sfide proprie della loro professione, così complessa”, ha continuato. “So che possono sbagliare e che possono fare la cosa giusta, ma una volta entrati nel campo, a parte familiari e amici, non ricevono alcun sostegno e affetto. Cercheremo di farlo noi”, ha concluso l’allenatore del Rayo Vallecano.
Il Rayo Vallecano, attualmente sesto nella classifica di LaLiga EA Sports con 32 punti, affronta questo venerdì il Valladolid, che si trova all’ultimo posto con 15 punti.
