Arthur Melo ha ricevuto una nuova chance nella Liga grazie al Girona. Il centrocampista brasiliano, che a 21 anni si era trasferito a Barcellona nel 2018 riscuotendo grandi aspettative, persino da Xavi, all’epoca alla fine della sua illustre carriera in Qatar, è pronto per ‘ringsaldare’ il suo percorso nel campionato spagnolo, affrontando il Getafe il 14 febbraio, giorno di San Valentino.
A 28 anni, l’allenatore del Girona, Michel Sánchez, nutre l’auspicio di rivedere presto il miglior Arthur, che nel 2018 era stato nominato MVP della Copa Libertadores. Quell’anno, il Gremio, diventato campione d’America, stava per cederlo al Barcellona per 31 milioni di euro, oltre ad ulteriori 9 in incentivi.
Con un contratto che lo lega alla Juventus fino al 2027, Arthur approda a Montilivi cercando di sfruttare la sua seconda opportunità in Liga. Tuttavia, il suo primo periodo non è andato come sperato, visto il grande fermento che aveva accompagnato il suo arrivo. Forse il Barcellona cercava di ricreare la leggendaria generazione di giocatori e ha creduto di trovare in Arthur il più vicino sostituto di Xavi Hernández, considerando anche la sua giovane età. Purtroppo, tra infortuni e altri ostacoli, non è andata così. Nel 2020 ha lasciato il Barça, dopo aver conquistato una Supercoppa e una Liga, avendo partecipato a 77 incontri e segnato 5 reti. La sua partenza lo ha però condotto verso una squadra di prestigio come la Juventus, a dimostrazione che la sua gioventù e le aspettative erano ancora elevate.
La speranza riposta in Arthur non ha trovato conferma nella realtà, nonostante il suo curriculum, che include 22 presenze con la nazionale brasiliana. Tostao, uno dei mitici cinque ‘dieci’ che trionfarono con il Brasile nel Mondiale del 1970 accanto a Rivelino, Gerson, Jairzinho e Pelé, ha dichiarato nel 2019 che Arthur rappresentava “una rinascita di quel calcio che il paese aveva dimenticato”. Sono passati molti anni da quelle proclamazioni. Per questo, il periodo che va fino a giugno 2025 potrebbe rappresentare per Michel l’ultima occasione per ravvivare l’immagine di Arthur, vista con favore da Tostao, dall’allora direttore sportivo Robert Fernández e persino da Xavi, che da Doha ha riconosciuto una certa affinità nel suo stile di gioco, affermando: “Mi rivedo in Arthur, è rapidissimo nel pensare”. Anche Leo Messi ha notato nel giovane calciatore brasiliano “quella capacità di prendersi la palla”. La sua esperienza in celebri club europei come Barcellona, Juventus e Liverpool, unita alla condivisione dello spogliatoio con alcune delle icone del calcio contemporaneo (come Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar), lo mette in una posizione privilegiata. Tuttavia, il grande obiettivo di Arthur è recuperare quella sensazione di grande calcio che si è manifestata solo sporadicamente durante il suo prestito alla Fiorentina, dove ha partecipato alla finale della Conference League. Purtroppo, l’ultima apparizione di Arthur sul campo è avvenuta il 29 maggio 2024, in una sconfitta contro l’Olympiakos di José Luis Mendilibar. “Sento di avere bisogno di ritrovare il ritmo di gioco; anche se ci si allena tanto, niente sostituisce il giocare. Tuttavia, mi sento molto bene”, ha ribadito Arthur, appena giunto a Girona.
Durante la sua esperienza al Barça, che ha avuto momenti piacevoli e altri meno, nel 2020 ha commentato che “c’era più chiasso” di quanto avrebbe desiderato. Tuttavia, ha anche sottolineato come il FC Barcelona gli avesse dato parecchio, essendo il club che ha aperto le porte verso l’Europa, realizzando un sogno che nutriva fin dall’infanzia e rappresentando una squadra con una grande tradizione e una storia ricca di calciatori brasiliani. Le sue abilità nel mantenere il possesso della palla e la sua eccellente visione di gioco nei passaggi sono qualità che Michel spera di ripristinare a Girona. Oggi ha l’opportunità di iniziare questa nuova avventura.