Il Real Madrid subisce una pesante sconfitta da parte di un forte Betis e viene penalizzato da Gil Manzano, finendo così in una situazione critica

La situazione per la Real Sociedad a Siviglia è stata negativa. Sebbene avessero mostrato qualche segno di vita inizialmente, la devastante offensiva del Betis ha avuto la meglio, complicata da una difesa della Real che non ha retto e da un arbitraggio disastroso di Gil Manzano, che ha influenzato il match fin dal principio.

La squadra ha subito una pesante sconfitta per 3-0, perdendo così l’opportunità di avvicinarsi alle posizioni alte della classifica, venendo superata da ben quattro squadre e retrocedendo nella zona mediana della graduatoria. La continua mancanza di stabilità nei risultati di campionato inizia a pesare.

Sebbene l’Europa sia a soli tre punti, la concorrenza è agguerrita. La Real ha anche perso il confronto diretto con il Betis e dovrà fare a meno di due giocatori per il prossimo incontro. Una situazione davvero difficile da affrontare. Le uniche conclusioni certe sono che molti riserve avranno spazio nella prossima partita contro il Midtjylland, visto che è cruciale ottenere i tre punti contro il Leganés.

BETIS: Adrián; Ortiz (Ruibal, al min. 75), Bartra, Llorente, Ricardo; Johnny, Lo Celso (Roca, al min. 46); Antony, Isco (Vitor Roque, al min. 81), Jesús (Chimy, al min. 73); Cucho (Bakambu, al min. 73).
REAL SOCIEDAD: Remiro; Aramburu (Jon Martín, al min. 59), Zubeldia, Aguerd, Aihen (Javi López, al min. 46); Brais (Aritz, al min. 24), Zubimendi, Sucic (Zakharyan, al min. 76); Becker, Oyarzabal (Marín, al min. 59), Sergio Gómez.
Reti: 1-0 Antony (al min. 51); 2-0 Roca (al min. 64); 3-0 Roca (al min. 69).
Arbitro: Gil Manzano (Extremadura). Ha espulso Zubeldia (al min. 20) e Becker (al min. 74) con cartellino rosso diretto. Ha ammonito diversi giocatori del Betis e Aramburu, Becker e Aihen per la Real Sociedad.

I titolari, escluso Kubo

Imanol ha continuato la sua strategia di rotazioni, recuperando gran parte dei giocatori di punta, ma non tutti. Pertanto, non si è schierato il ‘dodici’ titolare. Ha praticamente rivoluzionato la squadra rispetto all’ultimo incontro di Europa League, apportando nove cambi. Sono tornati elementi chiave come Remiro, Zubimendi, Oyarzabal e Sucic, che erano partiti dalla panchina, insieme ai due recuperati Aihen e Zubeldia, tornati in campo direttamente dall’infermeria. Unici a rimanere tra i titolari sono stati Brais e Aramburu. Tra i giocatori assenti c’era anche il noto Take Kubo, che non ha avuto modo di riposare giovedì.

Sopravvivenza inaspettata

La Real ha retto il colpo durante il primo tempo nonostante tutte le avversità, incluse le disavventure di fortuna. Gil Manzano ha già lanciato segnali di difficoltà con un fuorigioco su Oyarzabal proveniente dal proprio campo e un cartellino giallo per Aramburu, evitabile, al quinto minuto. L’incontro è iniziato in modo equilibrato, caratterizzato da pochi attacchi concreti. Tuttavia, già dal ventesimo minuto gli eventi hanno preso una piega sfavorevole. Tre errori, due da parte dei realisti e uno dell’arbitro, che non sono stati corretti. Aguerd, senza alcun motivo, ha effettuato un passaggio orizzontale impreciso, innescando un contropiede di Jesús Rodríguez, il primo errore. Con la difesa in ritirata, Zubeldia ha deciso di intervenire con forza, commettendo un secondo errore; anche se l’entrata era diretta e non violenta, si trovava a un metro da Sucic e a meno di cinque da Zubimendi e dallo stesso Aguerd, mentre il giocatore del Betis stava dribblando verso l’esterno. Gil Manzano, con la sua consueta arroganza, ha mostrato immediatamente il cartellino rosso, sorprendendo tutti, compresi i giocatori del Betis. Non è intervenuto il VAR.

La situazione si preannunciava complessa per la squadra di Imanol, che decise di sostituire Brais, stanco dopo la partita di giovedì, con Aritz, riorganizzando il modulo in 4-3-2, con Sergio al centro e Becker avanzato insieme a Oyarzabal. Il Betis fu molto aggressivo, grazie ai suoi due esterni in gran forma e a Isco e Lo Celso che orchestravano il gioco. Durante una di queste azioni rapide, si generò una seconda controversia significativa: il presunto fallo di Aihen su Antony. Dopo una combinazione, il brasiliano riuscì a farsi strada in area, ma il terzino di Etxauri lo trattenne leggermente, in modo molto visibile. Questo si rivelò essere un altro errore decisivo. L’attaccante del Betis simulò il contatto e l’arbitro Gil Manzano assegnò il rigore, mostrando cartellino giallo, senza esitazioni. Si trattava di un fallo punito con un rigore che, teoricamente, non sarebbe dovuto essere fischiato. Il VAR non intervenne, dando via libera alla decisione.

La Real si rianima
Sebbene la sconfitta in trasferta sembrasse imminente, Remiro entrò in scena. Il portiere di Cascante, nuovamente contro il Betis come nel finale della scorsa stagione, parò magistralmente il rigore di Lo Celso, offrendo una sferzata di speranza ai suoi compagni. Così, i ragazzi di Imanol iniziarono a spingersi in avanti, nonostante fossero in dieci. Prima, però, in un’azione di contropiede, Jesús Rodríguez, dopo aver superato Aihen, tentò un tiro rasoterra che colpì il palo.

Il protagonista che si apprestava a colpire la palla con forza era, ancora una volta, Luka Sucic. Dotato di un potente tiro dalla distanza, oltre al suo straordinario gol contro l’Atlético, lanciò un insidioso missile verso l’angolino lontano, sfiorando il vantaggio per la Real. Il Betis iniziò a sentirsi sotto pressione, tentando la sorte con un tiro centrale di Cucho, ma il primo tempo risultò insufficiente per la Real, che si avvicinava continuamente alla rete con azioni pericolose. In un’ottima manovra coordinata, Zubimendi andò vicino a segnare.

Un colpo durissimo
Imanol cercò di evitare ulteriori rischi e aumentare la solidità della squadra dopo l’intervallo, modificando le strategie e sostituendo il diffidato Aihen con Javi López. Tuttavia, il pareggio si mantenne solo per poco tempo. Il nuovo beniamino del Villamarín, Antony, che poco prima aveva colpito Javi López senza ricevere ammonizione o espulsione, segnò un bellissimo gol su un’occasione di una punizione laterale. Con una volea precisa, la palla passò tra i numerosi giocatori presenti in area, in seguito a un fallo evitabile di Aramburu su Cucho.

La missione si fece sempre più complessa. Imanol cercò di risvegliare la vivacità della squadra per recuperare parte della brillantezza mostrata nella prima frazione. Nel frattempo, Jon Martín subentrò al già ammonito Aramburu e Marín prese il posto dell’attaccante Oyarzabal. Si passò quindi a un modulo 4-4-1. Il possesso della palla si spostò a favore dei padroni di casa, poco prima del colpo finale. Sfortunatamente, la fortuna non sorrise. Dopo un’ottima azione di Jesús, che tentò di concludere con un tiro, la palla colpì Jon Martín e Roca, che si trovava nel posto giusto al momento giusto, afferrò il pallone e contrattaccò con violenza contro Remiro, segnando il 2-0, un punteggio che rispecchiava perfettamente la situazione e le sensazioni in campo. Il subentrato di Pellegrini si scatenò, realizzando poco dopo il terzo gol con un magnifico tiro da fuori area, che andò a finire nel palo più vicino.

Per aggiungere ulteriore drammaticità, Becker si fece espellere, a un quarto d’ora dalla fine, intervenendo in modo pericoloso su Ortiz, rischiando di causargli un serio infortunio. Anche se Gil Manzano lo ammonì, il VAR intervenne e la Real si ritrovò in nove. Zakharyan subentrò a Sucic per cercare di mantenere la partita sotto controllo. Nemmeno il gol della bandiera riuscì a siglarlo la Real, poiché un potente colpo di testa di Jon Martín all’ultimo minuto si infranse contro la traversa.

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