Iñaki Williams ha sollevato la questione riguardo agli insulti razzisti indirizzati a Maroan Sannadi durante una partita che si stava svolgendo al RCDE Stadium di Cornellà. In risposta a quanto accaduto, l’arbitro ha attivato il protocollo anti-razzismo, interrompendo il gioco per circa tre minuti.
Durante questa pausa, il club perico ha colto l’occasione per diffondere un messaggio tramite megafono al fine di prevenire il ripetersi di simili episodi.
Curiosamente, a seguito di questo intervento, alcuni tifosi hanno iniziato a rivolgere insulti proprio a Williams, il quale aveva già subito attacchi razzisti in quel medesimo stadio il 25 gennaio 2020.
In un’intervista nella zona mista, ha dichiarato: “È sorprendente che il pubblico si scagli contro di me dopo un avvenimento del genere. Sono fiero di essere nero, basco e di provenire da Bilbao… Non è corretto fischiare chi denuncia insulti razzisti; dobbiamo sforzarci di migliorare come individui”.
Williams ha poi aggiunto: “È triste che solo quattro persone possano offuscare la bellezza del calcio, uno sport che ha accolto leggende come N’Kono. Il fatto che il gioco debba fermarsi è un vero peccato. È necessario adottare misure, speriamo di individuare chi si è reso protagonista di questi atti. Quando un compagno viene offeso, sento che succede anche a me. Non possiamo permettere che le azioni di pochi rovinino ciò che siamo o il nostro aspetto”.
Il calciatore ha anche sottolineato l’importanza di denunciare subito simili comportamenti: “Il calcio riflette spesso la società. È fondamentale insegnare ai giovani che simili atti non sono accettabili. Molti ragazzi emulano ciò che osservano. Maroan non ha offeso nessuno, e anch’io ho vissuto esperienze simili. È necessario che chi è presente e non interviene sia riconosciuto colpevole, affinché si possano correggere questi comportamenti e prevenire futuri incidenti”.