José Luis Munuera Montero ha rilasciato una dichiarazione sui suoi profili social poco dopo che la RFEF ha ufficialmente avviato un’inchiesta per esaminare l’operato dell’azienda Talentus Sports Recruitment, accusata di avere legami con squadre e organizzazioni del mondo sportivo, il che potrebbe generare conflitti di interesse.
L’arbitro andaluso, già nel mirino dei tifosi del Real Madrid per il suo operato nella partita Osasuna-Real Madrid di sabato scorso, sottolinea che negli ultimi mesi è emerso un attacco sproporzionato contro il corpo arbitrale, evidenziando di esserne lui stesso il principale bersaglio in questa occasione.
Inoltre, Munuera Montero dichiara che procederà per vie legali sia civili che penali contro quei media che, in modo colpevole o irresponsabile, hanno diffuso notizie false o fuorvianti, arrecando un danno irreparabile alla sua reputazione professionale, nonché a quella del corpo arbitrale e alla sua sfera privata.
Nel suo comunicato, Munuera Montero enfatizza come negli ultimi tempi sia diventato palese l’assalto indiscriminato ai danni del corpo arbitrale, con lui al centro della polemica. Riguardo a Talentus Sports Speakers, una realtà di cui è co-proprietario, chiarisce che dall’avvio delle sue attività non ha mai ricevuto compensi da alcuna associazione sportiva, che si tratti di club, federazioni o aziende del settore. Fondata meno di un anno fa, l’azienda si propone di far conoscere valori sportivi attraverso la condivisione delle esperienze personali di vari atleti, come indicato sul suo sito web. Talentus Sports Recruitment, presente su LinkedIn, mira a fornire opportunità ai giovani neolaureati, offrendo maggiore visibilità alle numerose offerte di lavoro disponibili su questa piattaforma.
In questo modo, sono state rese pubbliche numerose opportunità lavorative presentate direttamente dalle aziende e dalle organizzazioni sportive, alle quali si accede tramite i profili LinkedIn specifici di ciascun ente. Questo processo è avvenuto in assenza di qualsiasi compenso da parte delle aziende, dei club o delle organizzazioni, le quali non sono state contattate né hanno ricevuto proposte commerciali di alcun tipo. Infine, desidero informare che intraprenderò le necessarie azioni legali, sia civili che penali, nei confronti dei media che, in modo deliberato o imprudente, hanno diffuso notizie false o informazioni errate e distorte, causando un danno irreparabile al prestigio professionale, alla mia reputazione e a quella dell’intero gruppo di arbitri, oltre a compromettere la mia privacy e quella di altre persone coinvolte.
