L’Atlético de Madrid ha rivendicato nuovamente la sua posizione riguardo alle recenti vicende che stanno colpendo il calcio spagnolo, centrate sulla campagna orchestrata dal Real Madrid e dai suoi sostenitori contro le decisioni arbitrali. A seguito di quanto accaduto, l’arbitro dell’ultima partita contro il Real ha subito minacce, i suoi dati personali sono stati divulgati e addirittura alcune persone si sono presentate presso la sua abitazione.
Questo fine settimana, in particolare, si è verificato un episodio controverso legato all’espulsione di Jude Bellingham durante la partita con l’Osasuna, seguito da un rigore assegnato per un fallo di Camavinga. La polemica è scoppiata dopo le parole pronunciate dall’inglese nei confronti di José Luis Munuera Montero, che hanno portato alla sua espulsione.
Le ricostruzioni sui termini utilizzati variano tra ‘fuck you’ e ‘fuck off’, ma entrambi sarebbero considerati attacchi inammissibili nei confronti dell’arbitro. Inoltre, c’è stata una controversia riguardo al rigore per un fallo di Camavinga su un giocatore dell’Osasuna, considerando che il Real Madrid aveva ricevuto un rigore simile in una precedente partita contro la Real Sociedad. La situazione ha esasperato la pazienza di molti club, incluso l’Atlético de Madrid, a causa dell’intimidazione dell’arbitro e dell’inchiesta avviata dalla LaLiga su Munuera Montero per presunte incompatibilità con una società di consulenza. Questo, insieme al continuo stalking nei confronti dell’arbitro, ha indotto l’Atlético a esprimere il proprio dissenso. “La situazione è in movimento già da varie settimane e schiaccia chiunque si trovi nella sua traiettoria”, ha dichiarato il club. “Chi avrà il coraggio di fare giustizia sapendo di essere il prossimo?”, hanno aggiunto, chiudendo con l’hashtag “#StopAcosoArbitralYa”.