Per il Rayo, non si è verificato alcun “scandalo”

Il FC Barcelona ha ottenuto una vittoria risicatissima contro il Rayo Vallecano a Montjuïc, con un punteggio di 1-0, e grazie a questo successo ha portato via il comando della Liga al Real Madrid. L’incontro, valido per la 24ª giornata della stagione 2024-25, è stato deciso da un calcio di rigore trasformato da Robert Lewandowski nella prima metà della partita, dopo che il VAR ha informato l’arbitro Melero López riguardo a una “possibile” infrazione in area da parte di Pahé Ciss su Iñigo Martínez, che si era disinteressato del pallone.

Tale episodio, unito all’annullamento di un gol del giocatore del Rayo, Jorge de Frutos, per fuorigioco di Randy Nteka (che ha ostacolato l’azione difensiva di Martínez con la sua posizione irregolare), ha generato un certo scalpore mediatico. Tuttavia, il Rayo non ha contribuito minimamente a questa reazione.

Né il tecnico, né il presidente né i calciatori hanno utilizzato termini forti come “scandalo” o “furto”, spesso presenti in alcune cronache. Chi avrebbe potuto sentirsi maggiormente danneggiato non ha minimamente cercato di sollevare polemiche. Ci sono stati alcuni commenti discordanti riguardo alle decisioni arbitrali, ma non in tutti i casi. Il mister del Rayo, Iñigo Pérez, ha scelto di non entrare in queste discussioni, affermando: “Cercherò sempre di rimanere estraneo a qualsiasi decisione arbitrale, sia che ci avvantaggi un giorno, sia che ci penalizzi il giorno dopo.” Ha aggiunto: “Ho molta empatia per loro e non supererò quella linea, anche se posso avere la mia opinione.”

Il portiere argentino Augusto Batalla, considerato uno dei protagonisti della partita, ha dichiarato ai microfoni di Movistar riguardo alle situazioni controverse che il tema arbitrale non lo riguarda. “Non mi piace parlarne troppo, quindi non entro nel merito. Per rispetto, ognuno di noi svolge il proprio lavoro e talvolta i risultati possono variare”, ha affermato. Pep Chavarría, il terzino che ha neutralizzato bene Lamine Yamal, ha espresso dispiacere per la sconfitta nonostante “una prestazione solida del Rayo in un campo dove le occasioni sono scarse”. “Siamo delusi per la perdita, perché sebbene loro abbiano iniziato bene, noi abbiamo poi trovato ritmo in un grande contesto”, ha detto. Chavarría ha ammesso che “ci sono state situazioni dubbie, ma non abbiamo chiare spiegazioni”. Il presidente Raúl Martín Presa ha espresso una critica più marcata sul criterio arbitrale, ma ha evitato dichiarazioni provocatorie. Ha anche sostenuto su Onda Cero che “la sconfitta del Rayo non è da attribuire agli arbitri, ma semplicemente al fatto che hanno segnato un gol in meno rispetto al Barcellona”. Riguardo a determinate azioni, in merito al rigore per Lewandowski, ha commentato “alla luce dell’audio fornito, ritengo che l’interpretazione dell’arbitro sia corretta”, mentre ha aggiunto che “il gol di De Frutos non è in offside, ma si tratta di una posizione valida” e ha ritenuto che il VAR avrebbe dovuto informare l’arbitro “per il fallo di Héctor Fort su Mumin in area”. Interrogato sull’operato degli arbitri dalla SER, il presidente ha avvertito che “non giudico mai gli arbitri” e, pur ammettendo che “non sono stati molto precisi”, ha anche sottolineato “ma oltre a questo non aggiungo altro”. “Non capisco perché siano intervenuti per una situazione e non per altre, sarebbe stato opportuno almeno rivedere tutti gli episodi,” ha concluso.

Nonostante tutto, ha sottolineato che “la fortuna ci ha voltato le spalle” e ha concluso congratulandosi con il Barcellona per il primo posto in classifica.

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