Del Nido critica le restrizioni del tetto salariale: “Ci sono fondi per ingaggiare giocatori del Betis, ma non per acquisti”

È evidente che la riduzione del tetto salariale del Sevilla, comunicata nell’aggiornamento della Liga, avrebbe suscitato le veementi critiche di José María del Nido Benavente nei confronti della gestione del consiglio di amministrazione presieduto da suo figlio, il quale nonostante tutto continua a controllare la società.

Il Sevilla, già il club con il limite più basso tra i club di Prima e Seconda divisione, condividendo la posizione con l’Huesca a 2,5 milioni di euro, è sceso fino a 684.000 euro dopo le operazioni di mercato effettuate da Víctor Orta a gennaio, mese in cui sono stati ingaggiati Rubén Vargas e Akor Adams, mentre hanno lasciato la squadra Jesús Navas, Montiel, Barco, Iheanacho e Pedro Ortiz, oltre a Ocampos, partito per il Messico al termine del precedente mercato.

“La situazione è catastrofica. 684.000 euro. Lo stipendio dell’attuale presidente è di 1.000.000 euro”, ha scritto l’ex presidente sul suo profilo della rete sociale X, riferendosi al compenso di José María del Nido Carrasco come guida del Sevilla. L’azionista di maggioranza ha paragonato il tetto salariale del Sevilla a quello di altre squadre dopo l’ultima revisione, menzionando non solo Real Madrid e Barcellona, in una categoria a parte, ma anche Betis e Athletic, con margini rispettivi di 108 e 105 milioni di euro. “Ci sono più risorse per ingaggiare giocatori del Betis che per acquistare nuovi calciatori. Carrasco e Castro, i ‘Contrabeticos’, ci hanno portato sul fondo. Non voglio più tollerare questa situazione vergognosa. Fuori subito! Il Sevilla appartiene ai suoi tifosi,” ha aggiunto in modo deciso l’ex presidente, indicando una serie di dirigenti, tra cui il segretario del consiglio e responsabile dei servizi legali, che avrebbero avuto un passato come sostenitori della storica rivale.

Alberto Pérez Solano è al centro di una questione che coinvolge anche Ignacio Navarro, psicologo personale di Del Nido Carrasco e un importante dirigente, e Alberto Cordero, braccio destro di Víctor Orta, il quale è stato riconosciuto dal presidente come un sostenitore del Betis. Si sostiene, infatti, che Cordero abbia fondato un gruppo di tifosi estremisti del club. Recentemente è stata annunciata la data della prossima Assemblea Straordinaria degli Azionisti, programmata per il 27 marzo, un nuovo tentativo del principale azionista di assumere il controllo dell’organizzazione, ma si scontra ripetutamente con il rifiuto di esercitare il diritto di voto durante le riunioni degli azionisti.

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