La combinazione migliore di Brais e Sucic deve ancora essere rivelata

La Real Sociedad ha comenzado la temporada 24-25 enfrentándose a importantes ausencias, como la de Merino en el centro del campo y la de Le Normand en la línea defensiva. La carencia de un jugador como el navarro es difícil de suplir y encontrar uno similar a un costo razonable resulta prácticamente imposible.

Para abordar esta situación, el club ha decidido fichar a Sucic, un talentoso mediocampista croata que ha tenido experiencia en la Champions y ha destacado en un estilo de juego ágil y dinámico en Austria, proveniente de la academia de Red Bull.

Aunque en un principio se le consideraba un ’10’, tiene la versatilidad de adaptarse a roles de ‘8’ o incluso de ‘4’. Si bien todavía no ha alcanzado el nivel de Merino, su progreso es evidente y ha llegado a ser uno de los futbolistas más destacados del equipo en cuanto a forma física.

El croata ha superado el proceso de adaptación y los conocidos vídeos de Imanol, aunque al principio le costó entrar en ritmo. Sin embargo, su potente disparo que impactó en el travesaño contra el Madrid pareció avivar su rendimiento. Hasta ahora, ha participado en 26 partidos de 34 convocatorias, siendo titular en 21 de ellos y completando 12 encuentros. Esto suma un total de 1.800 minutos en el campo, lo que le convierte en el décimo jugador más utilizado del equipo, consolidándose en un once ideal no solo por su tiempo de juego, sino también por la relevancia que ha adquirido para Imanol.

Attualmente, in cima alla classifica per minutes giocati c’è colui che dovrebbe essere il partner abituale in una squadra d’élite: il ’10’ titolare dopo la partenza di David Silva, Brais Méndez. Il giocatore galiziano ha avuto un ruolo di maggiore rilevanza, partecipando a tutte e 34 le partite in cui è stato convocato, con 25 presenza da titolare, totalizzando oltre 2.100 minuti di gioco, anche se ha completato solo nove match. Ha iniziato la stagione con prestazioni sottotono, ma ultimamente sembra aver preso slancio, soprattutto nella fase offensiva, avendo segnato in tre delle ultime quattro partite. Finora ha messo a segno sette reti e fornito quattro assist, mantenendo una media di punti per partita superiore a quella di Sucic (1,71 contro 1,42).

C’è compatibilità?

Una delle questioni più dibattute tra i tifosi in questo momento è la compatibilità tra i due giocatori. Si interrogano se si sovrappongano o se possano effettivamente formare un buon abbinamento, considerando che potrebbero necessitare di maggiore affiatamento. Ci si chiede se questa coppia di centrocampisti sia quella ideale da affiancare a Zubimendi o se ci sia un’altra combinazione più efficace che preveda il loro utilizzo separato.

Fino ad oggi, hanno condiviso il campo in 11 occasioni, insieme a sette ulteriori presenze. Sono serviti 12 incontri affinché Imanol decidesse di schierarli insieme dall’inizio. Questo è avvenuto a Girona, dove la squadra ha dimostrato una buona competitività e ha ottenuto una vittoria. In totale, il rendimento della squadra in queste situazioni mostra sei vittorie, un pareggio e quattro sconfitte. Tuttavia, al di là del punteggio, sembra che Sucic esprima il suo miglior gioco in coppia con Olasagasti, e anche con Marín, piuttosto che con il giocatore galiziano. Si sente più libero, supportato da un compagno incline a coprire il campo. La prova più lampante è stata la prestazione notevole nella prima parte della partita contro l’Espanyol, dove ha fatto di tutto: si è trasformato quasi in un centrocampista difensivo, ha spinto in attacco e ha movimentato tutta la squadra. Ha giocato a fianco di Marín e con esterni di piede naturale, assistendo Becker durante una delle sue penetrazioni. Brais sembra essere colui che accusa maggiormente l’assenza di Merino, insieme a Zubimendi, ma dovrà adattarsi al gioco di Sucic.

Recentemente, la loro presenza in campo si è ridotta

A causa della strategia di rotazioni attuata da Imanol in questo ciclo di 19 partite in tre giorni, e dell’emergere di due centrocampisti instancabili come Olasagasti e Marín, nonostante l’emarginazione di Turrientes e il fatto che Zakharyan non sia ancora completamente integrato, Brais e Sucic hanno avuto meno occasioni di giocare insieme. Infatti, la Real non ha vissuto giorni fortunati e la loro intesa non ha potuto svilupparsi. Le ultime due partite in cui sono stati schierati insieme seguono un medesimo copione: una disastrosa prestazione difensiva da parte della Real, un’espulsione precoce e l’uscita di Brais nel primo tempo per sistemare la difesa, culminando in pesanti sconfitte contro Lazio e Betis. In sei partite giocate insieme, la coppia ha condiviso appena 24 minuti, tutti nella seconda frazione della sconfitta a Pamplona.

Giovedì, sembra che non vorranno giocare insieme, almeno all’inizio. Tuttavia, senza dubbio, per quanto riguarda l’investimento e il talento, rappresentano una coppia da osservare di più e che necessita di evolversi.

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